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I migliori nuovi bar e ristoranti a Milano

La selezione del New York Times

I migliori nuovi bar e ristoranti a Milano La selezione del New York Times

Il mensile del New York Times T Magazine ha realizzato un reportage su Milano, approfondendo la sua scena gastronomica – e arrivando a sostenere che «non è mai stata così vivace». Nell’ultimo anno, in effetti, sono nati diversi nuovi bar, ristoranti e caffè che sono stati capaci di ritagliarsi uno spazio nel già ricco panorama culinario della città; molti di questi sono gestiti da giovani professionisti che non hanno necessariamente un background nella ristorazione, ma provengono da altri ambiti creativi, come la moda o il design. Il magazine statunitense ha selezionato le migliori nuove aperture: ecco quali sono e perché hanno saputo distinguersi.

Trattoria del Ciumbia

Il T Magazine lo definisce un bistrot intimo, caratterizzato da un menùricco di specialità casalinghe milanesi. Trattoria del Ciumbia si inserisce infatti in quella nuova scena di ristoranti che propongono in chiave contemporanea la tradizione gastronomica regionale e locale. Ma la sua peculiarità è anche e soprattutto l'atmosfera. Gli interni sono stati progettati da Dimorestudio e si ispirano alle trattorie che negli anni Sessanta popolavano Brera – quartiere dove ha sede il locale.

Bicchierino Bar

Situato nel quartiere Giambellino, è un wine bar fondato da cinque amici provenienti da vari settori creativi, inclusa la fotografia. L’obiettivo era quello di creare uno spazio intimo in cui la loro comunità potesse riunirsi. «I mobili spaiati, le scaffalature industriali e il lungo bancone in legno cosparso di bottiglie ricordano più la cucina di un appartamento in stile loft a Berlino che un tipico bar milanese», scrive il T Magazine. Oltre a una selezione di vini naturali, Bicchierino Bar propone anche alcuni piatti semplici ma capaci di lasciare il segno, come l’insalata di patate e carciofi con crema di pecorino e parmigiano. Occasionalmente vengono poi ospitati chef di rilievo che propongo cene-evento a numero chiuso.

Oslo Made in Heaven

È una bakery, pasticceria e gelateria aperta lo scorso febbraio nel centro di Milano, non lontano dalla stazione della metropolitana San Babila. Oslo Made in Heaven tra le altre cose propone gelati e sorbetti dai gusti insoliti – come orchidea, gelsomino o caramello al caffè – nonché le caramelle Loukoum, fatte a mano e tipiche del Medio Oriente. Il locale è stato aperto dalle sorelle libanesi Yasmine e Julie Audi, che hanno ampliato l'attività originariamente avviata a Beirut dalla madre nel 1997.

Via Stampa

Via Stampa «sembra più un bistrot parigino che una trattoria italiana», scrive il T Magazine. Il menù, «essenziale ed elegante come l'arredamento», punta sulla stagionalità, e trovano spazio piatti semplici ma molto ben eseguiti, tra cui i carciofi fritti con fonduta di parmigiano e menta o i ravioli ripieni di borragine. Il locale presenta all’ingresso un bancone in legno, e si sviluppa con una serie di ambienti luminosi e spaziosi.

Bar Nico

Aperto lo scorso ottobre, Bar Nico è un wine bar che propone una raffinata selezione di vini naturali, provenienti principalmente da piccoli produttori francesi e italiani – è inoltre presente una proposta analcolica unita a una serie di piatti ricercati. Le due persone che hanno fondato il locale non provengono dal campo dell’hospitality, ma dal settore della moda, e come scrive il T Magazine nel concepire Bar Nico si sono ispirati «alle vivaci enoteche di quartiere viste durante i loro viaggi a Parigi e Barcellona». Lo spazio è stato progettato dallo studio milanese Sagoma: sorge all’interno di un ex-gommista, e presenta un arredo molto minimale e pulito.

Pan

Il locale è stato fondato dalla ristoratrice Alice Yamada  e dallo chef Yoji Tokuyoshi – dell'omonimo ristorante di Milano. I due, insieme, qualche anno fa avevano aperto anche la Katsusanderia, specializzata in street food giapponese. Pan, invece, è prima di tutto una panetteria, dove acquistare specialità dolci e salate, ma anche una caffetteria e un bistrot – aperto dalla mattina fino a pomeriggio inoltrato. Le tecniche di panificazione e i sapori proposti si muovono tra il nord Europa e il Giappone: tra le altre cose si possono infatti trovare panini alla cannella o ripieni di pasta di fagioli rossi, così come cheesecake al matcha. Con un menù in continua evoluzione, Pan offre anche la possibilità di pranzare e, nei fine settimana, di fare il brunch. Gli interni sono stati progettati da Studio Wok, e presentano diversi riferimenti alla cultura giapponese – rivisti però in chiave contemporanea.

Gloria

Gloria rappresenta abbastanza bene quella che oggi viene definita una “trattoria contemporanea”. Aperta lo scorso settembre dagli ex gestori di enoteca/naturale, insieme allo chef e scrittore Tommaso Melilli, Gloria propone un menù breve aggiornato quasi quotidianamente – in base alle disponibilità del mercato. «La sala da pranzo sembra una normale trattoria, ma in cucina Melilli modernizza le ricette tradizionali italiane utilizzando ingredienti di stagione e sapori non convenzionali», scrive il T Magazine.