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I milanesi potranno monitorare i livelli di smog dal telefono

Il primo progetto del Comune per sanare il problema inquinamento non risolve niente

I milanesi potranno monitorare i livelli di smog dal telefono  Il primo progetto del Comune per sanare il problema inquinamento non risolve niente

Nel mese di febbraio, gli screen dell’app Meteo di Apple hanno invaso i social media dei milanesi: erano infiniti gli account che postavano quella che appariva come una grande macchia rosso scuro sulla cartina della Pianura Padana, una mappatura dei livelli di inquinamento dell’aria fuori misura che ha scatenato l’ira dei cittadini. In risposta alle lamentele, il Comune di Milano ha approvato un progetto di informativa pubblica sullo smog, un sistema di informazione accessibile tramite cellulare da cui scoprire la qualità dell’aria. Attraverso l’app sarà possibile ricevere notifiche in base alla gravità della situazione, così che quando i livelli di polveri sottili nell’aria diventeranno pericolosi potrà essere attivato lo smart working. In caso di allerta, verrà consigliato ai milanesi di utilizzare mascherine Fpp2 in giro per la città. 

L’ordine del giorno è stato lanciato a febbraio da Europa Verde, partito politico ambientalista alle elezioni europee dal 2019, approvato dal Comune di Milano nella giornata di ieri, 11 marzo. Il progetto si attiva in seguito al riaffiorare di dati allarmanti riguardo i casi di decessi legati all’inquinamento: ogni anno, nel capoluogo lombardo, il 10% delle dipartite è collegato al biossido di azoto, mentre il 13% alle polveri sottili. « Per affrontare davvero il tema dello smog servirebbero ben altre misure, ma al netto di questo, chiediamo un sistema di informativa pubblica per spiegare ai cittadini la qualità dell’aria», ha dichiarato Francesca Cucchiata, consigliera comunale di Europa Verde, «E chiediamo che, quando l'aria è troppo inquinata, ci sia un sistema di allerta». In aggiunta all’ordine del giorno, l’esponente del PD Alice Arienta ha proposto la formazione di un’assemblea sul clima composta da novanta cittadini (estratti a sorte), riunita una volta al mese per allargare il dibattito sull’inquinamento dell’aria di Milano, intanto che è stato assicurato che la commissione ambiente avvierà incontri con Amat, (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) per studiare nuove misure di controllo in grado di migliorare o sovvertire la situazione ambientale della città. 

@mariomoschetta_ A milano stiamo respirando l’aria più inquinata del mondo. Ma come mai? E cosa possiamo fare per proteggerci? E voi avete qualche idea per risolvere la situazione? #inquinamento #milano #meteo suono originale - Mario Moschetta

Era il 19 febbraio quando l’aria di Milano ha registrato uno dei livelli di inquinamento più alti al mondo, al quarto posto dopo Dacca, in Bangladesh, Lahore, in Pakistan e Delhi in India. Secondo le raccomandazioni di IQAir, azienda svizzera di tecnologia per la qualità dell’aria, con i livelli di polveri sottili registrati nell’aria di Milano in quei giorni era fortemente sconsigliato fare attività fisica all’aperto e utilizzare purificatori. Due giorni dopo, ha riportato MilanoToday, oltre cinquantamila milanesi avrebbero presentato manifestazioni di interesse per una richiesta di risarcimento dei danni per lo smog di Milano, una class action lanciata dalla società Consulcesi. Assieme al sistema di monitoraggio approvato dal Comune, in prossima uscita, per adesso è possibile controllare la qualità dell’aria da applicazioni già integrate sul telefono come Google Maps, Apple Mappe o Meteo, ma anche dalla piattaforma dell’Agenzia Europea per l’Ambiente - European Air Quality Index - e dalle app dei purificatori come PlumeLabs o IQ AirVisual