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Musk si è dovuto difendere su X

Il proprietario della piattaforma è stato accusato di antisemitismo (di nuovo)

Musk si è dovuto difendere su X Il proprietario della piattaforma è stato accusato di antisemitismo (di nuovo)

Effettivamente, era da un po' di tempo che i social non parlavano di Elon Musk. Dopo le dichiarazioni riguardo un possibile fallimento di X  dello scorso agosto, il miliardario famoso, tra le altre cose, per aver cambiato completamente il volto di uno dei social media più famosi di sempre era sparito dalle prime pagine. Epuure, questo weekend è tornato nell'occhio del ciclone. Scagliandosi contro i falsi report mediatici che accusano il magnate di Tesla e di X di antisemitismo, il proprietario dell'ex-Twitter ha dovuto difendersi con un post. Le accuse da parte delle testate americane erano riuscite ad allontanare inserzionisti come Apple Inc. e Walt Disney Co. dalla piattaforma social, così Musk ha dovuto affrontare apertamente la situazione. «La scorsa settimana ci sono state centinaia di notizie false sui media che sostenevano che io fossi antisemita» ha scritto l'imprenditore. «Niente di più sbagliato. Auguro solo il meglio per l'umanità e un futuro prospero ed entusiasmante per tutti.»

Durante la settimana scorsa, Musk avrebbe condiviso la propria approvazione per un post antisemita su X che dichiarava che gli ebrei nutrono un «odio dialettico» nei confronti dei bianchi. La questione ha scosso gli investitori di Tesla e di X e persino la Casa Bianca. Da tempo, Musk viene criticato per la cattiva gestione dei contenuti condivisi sulla piattaforma, ma l'imprenditore ha sempre contrastato qualsiasi commento supponendo di stare supportando la libertà di espressione. Secondo quanto riportato nelle ultime ore dal Financial Times, quest'ultima controversia ha spinto i dirigenti pubblicitari delle aziende che stanno sfruttando gli spazi di X a recarsi privatamente da Linda Yaccarino, la CEO dell'azienda, consigliandole di dare le dimissioni prima che sia troppo tardi, ma l'amministratrice si è rifiutata. 

A differenza delle altre piattaforme, il ritiro degli investimenti da parte di compagnie come Apple, Walt Disney, Paramount, Warner Bros e molte altre porta numerose complicazioni ad X. L'azienda sta affrontando gravi perdite finanziarie - lo scorso maggio ha dichiarato un valore pari a un terzo rispetto a quello per cui era stato acquistato nel 2021. Da allora, Musk ha ordinato le dimissioni di circa 7mila dipendenti e portato alla guida dell'amministrazione Linda Yaccarino, nella speranza di tagliare i costi e trovare nuovi finanziatori. L'ultima dichiarazione dell'imprenditore rappresenta così l'ennesimo tentativo di salvare le ultime risorse disponibili, nonostante Musk possa ancora contare sul supporto di Bill Ackman, il gestore di fondi americano che lo sta difendendo sulla piattaforma e che lo scorso ottobre si è detto pronto ad investire in X. Secondo il Wall Street Journal, Ackman (che su X conta 800mila follower grazie a post coinvolgenti che attraversano temi come la guerra in Ucraina e le posizioni antivax) era interessato a quotare X Corp. in borsa tramite la propria società.