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Che fine farà la Donda Academy?

Due ex dipendenti rischiano di far chiudere la scuola di Kanye West

Che fine farà la Donda Academy?  Due ex dipendenti rischiano di far chiudere la scuola di Kanye West

Che i fan di Kanye West non siano più disposti a perdonare i suoi deliri sembra ormai un fatto assodato. Dopo lo scandalo delle tee White Lives Matter e le controverse dichiarazioni successive, l’impero di Ye ha inziato a sfaldarsi, prima con la fine delle sue collaborazioni con adidas, Balenciaga e Gap, poi con alcuni guai legali per la sua misteriosa scuola privata cristiana, la Donda Academy. Come riporta un’indagine di The Cut, sembra che lo scorso ottobre l'istituto avesse inviato un'e-mail ai genitori per annunciare la chiusura dell'anno scolastico con l'intenzione di "ricominciare nel 2023". Qualche ora dopo, però, l'Academy avrebbe inviato un'altra e-mail, smentendo quanto detto in precedenza e confermando la riapertura nei giorni successivi. Non è chiaro se la scuola abbia effettivamente aperto - un rapporto di TMZ ha suggerito che Ye avesse intenzione di spostarla in uno spazio ecclesiastico - ma ciò che è certo è che le cause legali intentate da due ex dipendenti hanno creato nuove polemiche sugli strani metodi educativi adottati nella scuola.  

Ad aprile, Cecilia Hailey e Chekarey Byers hanno citato in giudizio l'artista e tre dei dirigenti della scuola per licenziamento illegittimo e discriminazione razziale. Secondo quanto riportato da Page Six, Hailey e Byers hanno dichiarato nei documenti del tribunale di essere state assunte all'inizio del 2023, diventando così le uniche donne di colore a insegnare nella sede di Simi Valley in California. Le due hanno anche elencato una serie di stranezze, sostenendo che agli studenti veniva somministrato un solo pasto al giorno - sushi mangiato sul pavimento senza posate o bacchette - e che non era permesso portare cibo o bevande esterne, ad eccezione dell'acqua. Tra i tanti oggetti vietati non solo cruciverba, fogli da colorare, gioielli, opere d'arte alle pareti, ma anche sedie e prodotti Nike o adidas e persino alcuni libri di storia, tra cui The Lost Boys of Sudan di Mark Bixler, che si concentra su quattro vittime del brutale conflitto sudanese. Secondo il loro racconto, tutti dovevano vestirsi di nero e nessuno poteva uscire all'aperto durante la giornata scolastica - tanto che le porte erano chiuse dall'esterno, con tutti i rischi che ne conseguono. In più non c’era un'infermiera scolastica e i farmaci, tra cui alcuni scaduti, erano conservati in un ripostiglio. Hailey ha inoltre definito gli studenti indisciplinati, parlando del bullismo come di un fenomeno diffuso. 

Quando Hailey e Byers hanno esposto le loro preoccupazioni alla preside Moira Love, hanno detto che lei le ha definite "aggressive", usando un termine che «facilita gli stereotipi sulle donne afroamericane come se fossero conflittuali semplicemente per aver fatto il loro lavoro e per aver espresso le loro legittime preoccupazioni al fine di fornire un ambiente sicuro e un'istruzione adeguata ai loro studenti». Le due donne dicono di essere state licenziate a inizio marzo nel parcheggio della Donda Academy senza alcuna motivazione e ritengono che si tratti di una ritorsione per le loro lamentele. Byers ha dichiarato a Page Six: «Sono estremamente triste per questo», aggiungendo che mentre «la visione di Ye per la scuola sembra grandiosa sulla carta, è solo puro caos e ammutinamento». Sempre secondo la testata americana, alla scuola sarebbero rimasti tra i 35 e i 40 alunni a pagare una retta annua da $15.000. Quel che resta da capire è se la causa porterà l'istituto a chiudere o se il modello educativo di West continuerà imperterrito, con tutte le sue controversie.