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Kim Kardashian è stata multata per aver sponsorizzato criptovalute

E altri guai di celebrity associate alle valute digitali

Kim Kardashian è stata multata per aver sponsorizzato criptovalute E altri guai di celebrity associate alle valute digitali

«Non si tratta di un consiglio finanziario, ma di condividere ciò che i miei amici mi hanno appena detto sul token EthereumMax!» si aprivano così le storie instagram del 2021 che sono costate a Kim Kardashian più di 1,3 milioni di dollari. Lunedì scorso la Securities and Exchange Commission (SEC) ha annunciato di aver accusato civilmente l’imprenditrice statunitense per aver promosso un asset crittografico su Instagram senza rivelare di essere stata pagata per farlo. Ed è così che Kim, per porre fine al contenzioso con il governo, si è ritrovata a dover pagare una multa a sei zeri e promettere di non promuovere criptovalute per tre anni. Ma la Kardashian non è la prima celebrità a finire nei guai con la SEC: anche Floyd Mayweather Jr., Steven Seagal e DJ Khaled sono stati sanzionati a seguito di sponsorizzazione in ambito crypto, mentre molti altri si sono esposti in merito senza percepire denaro per farlo, come nel caso dei tweet di Elon Musk che supportano Dogecoin, Matt Damon a favore della piattaforma Crypto.com o l'annuncio del Super Bowl di Larry David per lo scambio di criptovalute FTX. Ma perché pubblicizzare o anche solo associare la propria immagine alle crypto è così problematico per le celebrità? Per lo stesso motivo per cui non si è mai visto un personaggio pubblico sponsorizzare titoli azionari sui social.

Le autorità di regolamentazione hanno una lunga storia di azioni contro celebrity e influencer che hanno publicizzato prodotti senza dichiarare di aver ricevuto un compenso per farlo. La SEC ha proseguito la Kardashian non solo per non aver rivelato di un aver ricevuto un pagamento per la promozione, che ammonta oltre a 250.000 dollari, ma ha anche chiarito che considera EthereumMax un titolo azionario che in quanto tale soggiace ad una lunga e rigida serie di regole a tutela degli investitori. Al fine di evitare di commettere violazioni delle disposizioni anti-touting delle leggi federali sui titoli, Gurbir S. Grewal, Direttore della Divisione esecutiva della SEC ha affermato che le persone che promuovono «un token virtuale o una moneta che è un titolo devono rivelare la natura, scopo e importo del compenso ricevuto in cambio della promozione - in altre parole, #ad, da solo, non basta - Gli investitori hanno il diritto di sapere se la pubblicità di un titolo è imparziale e la signora Kardashian non ha divulgato queste informazioni».

In particolare perché i token si sono rivelati negli ultimi anni un pozzo infinito di truffe, evidenziando, già durante la pandemia, la necessità a breve termine di normative chiare in merito. Le celebrity stanno usando la loro influenza per promuovere le criptovalute, una settore notoriamente complesso e volatile che può portare le persone a investire in monete o progetti che potrebbero non comprendere. «Il caso della signora Kardashian serve anche a ricordare alle celebrità e ad altri che la legge impone loro di rivelare al pubblico quando e quanto vengono pagati per promuovere l'investimento in titoli», ha aggiunto Gary Gensler nel comunicato che annuncia l'accordo divulgato dalla CNN, ma allo stesso tempo la questione potrebbe prendere una piega più ampia e diventare un’azione legale collettiva – class action – intentata a gennaio da Ryan Huegrich per conto di tutti gli investitori che hanno acquistato token EMAX tra il 14 maggio e il 17 giugno 2021. Un'accusa che sostiene che i dirigenti e i promotori di EthereumMax abbiano rilasciato dichiarazioni false o fuorvianti attraverso i social media e altre promozioni anche tramite personaggi noti come la Kardashian stessa, il pugile Floyd Mayweather Jr. e l’ex giocatore NBA Paul Pierce. Alla luce dei fatti, le celebrità e ad altri promotori di criptovalute dovrebbero pensarci due volte prima di dare quello che sembra essere un consiglio finanziario ai loro follower.