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Pharrell Williams

The game of males

Pharrell Williams The game of males

Il nostro ex Premier -quello basso e irriverente s' intende- lo definirebbe con entusiasmo: giovane, potente, bello e abbronzato.

In numeri:

1 Nomination agli Oscar  

7 Grammy Awards

1,75 i centimetri che lo separano dal suolo, 1,98 se sommiamo i 23 centimetri del capello di bisonte disegnato dalla Westwood. Non stiamo parlando di un cappello comune, ma di un tipico cappello da ranger indossato durante i Grammy Awards con il quale, consapevolmente o inconsapevolmente, ha attirato l’attenzione risvegliando l’ironia di tutta la rete.

Pharrell Williams, detentore del siero dell'eterna giovinezza, all'alba dei 40 anni suonati, ma pur sempre con l' aspetto di un ventenne, è uno dei cervelli pù influenti del globo. Neo-sposino della modella e designer Helen Lasichanh, Pharrell è impegnato in un tripudio di attività finanziarie e progetti creativi tali da far impallidire alcune fra le holding cardinali del mercato globale. Ultima fatica la collaborazione con il Museo Design Exchange Canadese: questo nuovo cimento ha visto Pharrell reinventarsi nel ruolo di curatore d' arte, realizzando la mostra " This is not a Toy", sul mondo degli "Urban Vinyl"( pupazzi in PVC collezionabili, oggetti di culto sopratutto in Giappone).

Per quanto riguarda i lasciti al mondo della Fashion Industry l' imprenditore, produttore, cantante, songwriter ed icona indiscussa Williams dona ai posteri i due brand Billionaire Boys Club e IceCream, più un numero imprecisato di collaborazioni: da Moncler a G-star Raw, con il progetto Bionic Yarn.

Billionaire Boys Club è il figlio che nasce dall'accoppiamento creativo fra Farrell e NIGO, proprietario e Deus Ex Machina di BAPE.

Farrell, già convinto ed esplicito amante delle creazioni street di BAPE, viene coinvolto da NIGO nel progetto Billionaire: i due costruiscono un format nuovo, mix di street culture e high fashion, creando prodotti che si rivolgono al mondo skate con un target di alto livello (ATTENZIONE! parliamo del 2005: fusione tra alto di gamma e street couture è ancora un miraggio lontano).

L' evoluzione stilistica di Pharrell si snoda nell' arco degli ultimi 15 anni in un percorso fatto di eccessi e piccole rivoluzioni. Questa strada porta infine il poliedrico "Re dei produttori" a concepire un look che è l' esatta seconda faccia della medaglia che vede Kanye West sul dark side. Se "Yezzy" ha inventato lo "street goth", William è il padre dello street preppy-hipster, look bon ton e tinte pastello, che ha scardinato i tipici volumi oversize della cultura giovanile afroamericana (tendenza entrata di prepotenza anche nel modo del basket, sposata prima fra tutti dalla star NBA Russel West Brook).

Gli Oscar sono alle porte, non resta che aspettare per scoprire se il Da Vinci dell' industria discografica potrà aggiungere anche una statuetta dorata come miglior colonna sonora per l'adorabile film DESPICABLE ME 2.

Il risultato non è scontato, ma con Pharrell abbiamo imparato che l'importante è essere positivi quindi… HAPPY