FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

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I 5 migliori set della Milano Fashion Week SS26 Women’s Quando il design della collezione viene raccontato anche con i posti a sedere

Presentare una collezione con una sfilata oggi non è semplice. Il format, uno dei più complessi e costosi di tutti, ha bisogno di catalizzare l’attenzione dei presenti sia attraverso gli abiti che attraverso il set. Nel 2025, tutto di uno show ha bisogno di essere memorabile, dagli inviti alle sedute per gli ospiti, dall’atmosfera generale alle luci, con l’aggiunta (a volte) del catering e delle gift bag. Per fortuna, alla Milano Fashion Week che si è chiusa questa domenica sono stati diverse le sfilate che sono riuscite a lasciare il segno, e non solo perché si trattava del debutto di un direttore creativo o di una collezione postuma. Ormai, i grandi brand hanno sdoganato le sfilate con i set più interessanti delle collezioni stesse, un dettaglio che esalta tutti gli appassionati di interior design facendo emergere una riflessione più ampia sulla complessità della fashion industry contemporanea. Per vendere vestiti, non bastano più solo i vestiti?

Ecco, dunque, i cinque set più interessanti della Milano Fashion Week SS26 Women’s


Le sedie in vetro di murano di Bottega Veneta 

Tridimensionalità, texture complesse e strutture alternative sembrano essere le caratteristiche guida della nuova direzione artistica di Louise Trotter per Bottega Veneta. Su uno sfondo bianco quasi abbagliante hanno sfilato look carichi di colore, materici e brillanti, elementi riflessi nel set tramite l’utilizzo di materiali che raccontano tanto della storia di Bottega Veneta quanto della nuova direzione creativa. Tutto attorno alla passerella sono state disposte sedute in vetro di murano colorate, un’aggiunta che riprende in mano le radici venete del brand per tradurle in design contemporaneo, mentre creazioni all’uncinetto appese in aria hanno ridefinito artisticamente l’iconico motivo Intrecciato della maison: come il pattern di Bottega Veneta, l'uncinetto è un lavoro continuo, realizzato con un unico pezzo annodato su se stesso.   

 Il pavimento arancione di Prada 

I set di Prada sono sempre uno show stopper. Il brand lavora da anni con AMO, una componente OMA, il progetto di architettura e urbanistica seguito da Ellen van Loon e Giulio Margheri. Ma se in passato i set disegnati di AMO per Prada sono stati particolarmente complessi, dalle impalcature della FW25 alla recinzione bianca della SS25, questa volta il minimalismo ha avuto la meglio. Per la SS26, Prada ha sfilato su una distesa di arancione caramellato, una pavimentazione colorata che accentuava il colour-blocking protagonista della nuova collezione. Un commento sulla necessità di tornare alle basi della moda - il colore - per costruire qualcosa di nuovo? 

Le sedute sgranate di Fendi

Anche lo show di Fendi ha tenuto particolarmente al set e alle sedute. Disegnato da Marc Newson, noto designer industriale australiano, il set consisteva in un’enorme installazione  a cubi in colori analoghi e pastello che, oltre a riprendere alcuni accessori della collezione di Silvia Fendi, davano l’impressione di un’immagine pixelata. Gli ospiti erano proprio seduti sui pixel, come a prendere parte dell’opera stessa, un concetto che potrebbe riflettere la relazione tra artificiale, digitale, fatto a mano e umano; uno dei temi preferiti dalla moda e dall’arte contemporanee. 

Il teatro di Gucci 

Gucci non ha scelto una vera e propria sfilata per presentare la nuova collezione, la prima realizzata sotto la direzione creativa di Demna, ma il set in cui ha debuttato era senza dubbio spettacolare. Il film The Tiger, opera diretta da Spike Jonze con un cast stellato che indossa la nuova SS26 della maison, è stato presentato nel cinema di Palazzo Mezzanotte, simbolo dell'architettura razionalista italiana. Colori morbidi come il rosso del velluto e l'ambra della moquette costruiscono una palette calda e accogliente fino al foyer dell'edificio, mentre in sala una moquette color caffè, sedute in velluto marrone e lampadari in vetro smerigliato innalzano la maestosità degli interior di questo prezioso cinema. Demna deve aver amato così tanto questo palazzo e il suo cinema che ha voluto prenderlo d'ispirazione anche per la restaurazione dei negozi Gucci, con alcuni dei flaghip store che presto verranno abbigliati con interni ispirati proprio a Palazzo Mezzanotte. 

Le lanterne di Armani 

La sfilata di Armani in Milano Fashion Week è sempre stata speciale, dato che si tratta di uno dei designer più influenti del XX secolo e il suo è sempre stato lo show di chiusura della settimana, ma questa volta la rilevanza dell’evento è stata amplificata ancor di più. A pochi giorni dalla scomparsa dello stilista, la maison ha deciso di celebrarlo con uno show elegante, ma di impatto, come del resto sono sempre state le sue creazioni. Una distesa di lanterne bianche a sommergere di luce la venue, la già suggestiva Pinacoteca di Brera, e un silenzio simbolico colorato soltanto dalle note poetiche di Ludovico Einaudi. Di fronte a un pubblico gremito ed emozionato ha sfilato una collezione solenne composta da ben 127 look. Un momento memorabile che passerà alla storia, culminato in un caloroso e lunghissimo applauso da parte dei presenti.