
Tutti i grandi debutti della moda del 2025
La lista è davvero lunga
13 Gennaio 2025
Il 2024 verrà ricordato come un anno di caos nella moda, tra nuovi contratti, crisi del lusso e addii improvvisi. Se durante l’anno che si è appena concluso quasi ogni settimana il mondo del luxury si preparava a grandi notizie inaspettate, nel 2025 vedremo finalmente i risultati del “gioco delle sedie” nel panorama della moda. Iniziando dalla Couture Week della prossima settimana e proseguendo fino al mese della moda di settembre, sembra quasi che nei prossimi mesi si apra un nuovo capitolo, considerando che la maggior parte dei cambiamenti ha interessato i brand collocati sulla cima della piramide. In primis, durante la settimana dell’Haute Couture ci sarà il tanto atteso debutto di Peter Copping per Lanvin, annunciato come nuovo direttore artistico lo scorso giugno. Nella stessa occasione vedremo anche la prima collezione artigianale di Alessandro Michele per Valentino, un momento ampiamente anticipato da tutto il panorama fashion. Sempre in questo primo mese dell’anno avverrà il debutto di David Koma per Blumarine, dopo che il brand ha vissuto una direzione creativa davvero breve sotto Walter Chiapponi lo scorso anno. E se con gennaio la moda inizia a immergersi con cautela nelle nuove acque del 2025, il mese della moda di febbraio porta con sé molte delle novità più attese di quest’anno.
@l.elefante.blu #AlessandroMichele interview for the #BoF #pfw #fashiontiktok #maisonvalentino #moda #fashion Strange Tales - Winston Green & Robert Edwards
Partendo dalla NYFW, si segnala il grande ritorno di Calvin Klein in passerella, ora sotto la direzione creativa di Veronica Leoni: un’assenza di oltre sei anni per uno dei giganti della moda statunitense, che aveva abbandonato completamente la scena. Sempre a New York ma tra i brand emergenti, FFORME vedrà il debutto della nuova direttrice creativa Frances Howie, già design director di Stella McCartney dal 2009 al 2021. Le novità della FW25, però, non finiscono nella prima settimana: continuano infatti anche oltreoceano, soprattutto alla Milano Fashion Week. In seguito all’addio inaspettato di Alberta Ferretti dal suo brand omonimo, Lorenzo Serafini ne prenderà le redini, debuttando con una FW25 che include una fusione con il suo ex-brand, Philosophy by Lorenzo Serafini. Inoltre sempre a Milano Haider Ackermann presenterà la sua prima collezione per Tom Ford, considerata uno dei debutti più interessanti di quest’anno, specie se si pensa che l’ultima direzione creativa – quella di Peter Hawkings – è durata meno di un anno. Passando ai ritorni, dopo l’uscita di Kim Jones dal menswear lo scorso ottobre Fendi torna a essere un affare di famiglia con Silvia Venturini Fendi che assume la direzione di entrambe le collezioni, giusto in tempo per celebrare i cento anni del brand. A chiudere il mese della moda invernale in grande stile ci sarà il debutto di Sarah Burton da Givenchy, che a settembre ha lasciato la sua Alma Mater, Alexander McQueen, dopo 23 lunghi anni prima come braccio destro di Lee McQueen poi come direttrice creativa a seguito della morte del designer. Infine, dopo l’improvviso ritiro di Dries Van Noten a fine anno scorso, è stato annunciato il successore del designer belga, Julian Klausner, che incarna perfettamente il DNA del marchio avendone fatto parte dal 2018.
CFDA welcomes the return of Calvin Klein Collection and its new creative director Veronica Leoni to the Official #NYFW Schedule next season. The intimate showing of both women’s and men’s looks will take place on February 7, 2025.
— CFDA (@CFDA) December 20, 2024
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Il 12 dicembre verrà ricordato negli annali come uno dei giorni più caotici della moda. Dopo la raffica di notizie riguardo i cambiamenti di due grandi nomi del luxury, Bottega Veneta e Chanel, questo settembre vedremo finalmente i due grandi debutti di Louise Trotter e Matthieu Blazy nelle loro rispettive nuove maison. Trotter sarà la prima designer donna a occuparsi interamente della direzione artistica del brand italiano dopo la co-direzione di Vittorio e Laura Moltedo dal 1990 al 2001. Invece, per Blazy, le aspettative sono altissime: dopo tre anni di grande successo in Bottega, si spera che il designer belga riporterà in auge il marchio di Rue Cambon, che, dal decesso di Karl Lagerfeld nel 2019, non è più riuscito a smuovere le masse allo stesso modo. Sempre su Parigi, aleggia però un grande punto interrogativo, dato che non è stata ancora annunciata una data per il debutto di Michael Rider da Celine, successore di Hedi Slimane (tra l’altro, sulle prossime mosse del designer francese regna ancora il mistero).
Un calendario della moda a dir poco saturo di cambiamenti che si spera si tradurranno in una piacevole ventata di innovazione, visto quanto siano apparse stagnanti le collezioni dell’ultimo anno. Chiaramente ciò non significa che le novità finiscano qui, dal momento che molti grandi nomi del lusso sono attualmente in letargo – come Riccardo Tisci, Jeremy Scott e John Galliano – e alcuni brand restano senza una guida, a partire da Maison Margiela, dopo che lo stesso Galliano ha lasciato il marchio lo scorso dicembre. Il 2025 sembra riservare ulteriori colpi di scena, forse ancora indecifrabili. Se si considera che nella prima settimana ha chiuso Y/Project e che sempre più notizie indicano una grande scossa in casa Versace – tra la fine del contratto di Donatella e la presunta acquisizione da parte del Gruppo Prada – ne vedremo davvero delle belle.