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Il mercato degli orologi svizzeri sta entrando in crisi?

Per la prima volta in due anni, gli export sono calati del -5,2%

Il mercato degli orologi svizzeri sta entrando in crisi? Per la prima volta in due anni, gli export sono calati del -5,2%

Il settore degli orologi svizzeri, che normalmente non conosce mai crisi e rappresenta il 50% del fatturato mondiale del settore, sta affrontando una singolare fase di incertezza, segnata da una significativa frenata delle esportazioni nel mese di febbraio. Come spiega Il Sole 24 Ore, dopo un periodo di crescita costante durato oltre due anni, i numeri mostrano un calo significativo, sollevando interrogativi sulla stabilità e la resilienza del mercato. Secondo i dati della Fédération de l’industrie horlogère suisse, infatti, le esportazioni di orologi svizzeri sono diminuite del 3,8% a febbraio rispetto all'anno precedente, attestandosi a 2,15 miliardi di franchi svizzeri, equivalenti a circa 2,22 miliardi di euro al tasso di cambio attuale. Questa è la seconda volta in tre anni che il settore registra una diminuzione delle esportazioni mensili. Inoltre, il numero totale di spedizioni dalla Svizzera ha segnato un calo del 5,2%, scendendo a 1,2 milioni di unità. Il rallentamento delle vendite verso la Cina e Hong Kong è stato uno dei principali fattori che hanno contribuito a questa diminuzione: le esportazioni verso la Cina continentale sono crollate del 25%, mentre le spedizioni verso Hong Kong sono diminuite del 19%. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro posizione come principale destinazione degli orologi svizzeri, registrando un aumento del 5,5% nelle esportazioni.

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Nel corso di febbraio, l'industria degli orologi svizzeri ha registrato una battuta d'arresto significativa nelle esportazioni.  Le performance dei diversi mercati, come riportato su Il Sole 24 Ore, mostrano una crescita del 5,5% negli export del mercato US, del 5,6% in Giappone, del 3,3% in Singapore, dell'8,9% negli Emirati Arabi Uniti e del 6,1% in Francia, tuttavia questa crescita è stata controbilanciata dai cali abbastanza forti in Cina continentale (-25,4%) e Hong Kong (-19,0%). Nel contesto europeo, la maggior parte dei mercati ha segnalato una diminuzione delle performance, con variazioni che spaziavano dal -2,1% del Regno Unito al -17% del mercato italiano. Anche le vendite degli orologi di valore superiore a 3.000 franchi svizzeri hanno mostrato una flessione dell'1,8% a febbraio, rappresentando un aspetto rilevante considerando che questo segmento costituisce circa l'80% del valore totale delle esportazioni. 

Tale declino ha impattato direttamente le performance finanziarie delle principali aziende del settore. Swatch Group ha subito una perdita del 2,5% al mercato azionario di Zurigo, mentre Richemont ha registrato una flessione superiore al 3%. Le prospettive future del settore sono oggetto di cautela da parte degli analisti. Secondo quanto riportato da Pambianco, Vontobel ha evidenziato le sfide significative che la forte esposizione della Swatch Group nella Cina continentale e nei segmenti di prodotto entry-level e mid-range potrebbe comportare. Le cifre relative agli export del 2024, con quattro dei principali mercati in negativo e sei in positivo, riflettono un quadro complesso. Mentre gli Stati Uniti mantengono una posizione di leadership, Cina e Hong Kong sperimentano oscillazioni legate al loro quadro economico. Resta da vedere se tali fluttuazioni saranno transitorie o persistenti nei prossimi mesi.