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ANTI-DO-TO finanzia uno studio di registrazione in Camerun

Un progetto in collaborazione con il collettivo Jail Time Records

ANTI-DO-TO finanzia uno studio di registrazione in Camerun Un progetto in collaborazione con il collettivo Jail Time Records

Dopo aver finanziato il completamento di Ha’ramba, il primo skatepark sulla striscia di Gaza per
l’intrattenimento dei giovani Gazawi, il brand post-streetwear ANTI-DO-TO porta la propria community in Camerun per esplorare il potere della musica come strumenti di espressione e redenzione. Il brand ha infatti scelto di finanziare interamente l’implementazione di un nuovo studio di registrazione musicale nel quartiere Deido a Douala, sostenendo l'iniziativa di Jail Time Records, il collettivo che che gestisce l’etichetta discografica formata da carcerati ed ex carcerati fondata nella prigione centrale di Douala.

«Grazie ad ANTI-DO-TO abbiamo potuto realizzare il sogno di creare uno studio di registrazione fuori dalla prigione, e questo per gli artisti di Jail Time Records rappresenta sicuramente una vera e propria svolta» ha raccontato la fondatrice dell'etichetta Dione Roach. «La musica ha cambiato la loro vita in carcere, ma una volta usciti è necessario riuscire a tenerli focalizzati. È il momento più critico. Avere un luogo dove ritrovarsi, continuare a registrare gratuitamente, confortati e supportati da chi conosce bene la loro realtà, significa dare loro una nuova vita».

Da metà maggio e per i prossimi sei mesi, acquistando un item del brand il 50% dei profitti verrà destinato al progetto. Per l'occasione, inoltre, Federico Curradi ha curato una capsule collection in cui le loro opere di pittura realizzate dai detenuti in carcere sono diventate gli arwork con cui Federico a customizzato 11 item ANTI-DO-TO. Ad accompagnere il lancio del progetto c'è poi un documentario realizzato dal brand in cui le storie di Steve Happi, Abdel, Kengol e tanti altri si intrecciano a testimonianza dell'importanza del progetto.