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I 5 migliori show di Karl Lagerfeld

Un omaggio alla carriera dell'indimenticabile stilista

I 5 migliori show di Karl Lagerfeld  Un omaggio alla carriera dell'indimenticabile stilista

Karl Lagerfeld è venuto a mancare e tutto il mondo della moda, come quello dell'arte, si è per un attimo immobilizzato per lui, per questo genio poliedrico, eccentrico, attento, talentuoso come pochi, ironico, iconico, dalla creatività così straripante da essere stato l'unico a guidare contemporaneamente tre maison, il suo brand omonimo, Fendi e Chanel

"Disegno come respiro. Non chiedi di respirare, accade e basta. E se non riuscissi a respirare, sarei nei guai".

Era solito dire nelle interviste, rispondendo a chi domandava come potesse gestire una tale mole di impegni, senza contare le tante collaborazioni, l'attività di fotografo e ogni altro lavoro artistico lo intrattenesse quotidianamente.

Era uno stacanovista, capace di disegnare di tutto, abiti, borse, scarpe, persino oggetti di design, materiale che resterà vivo a parlarci di lui e ad insegnarsi cosa sia la bellezza. E per Kaiser Karl la bellezza, la moda hanno senso solo se evolvono, se non rimangono ancorati al passato, ma dialogano con la contemporaneità. Anche per questo continua a ripetere:

"La tradizione è qualcosa che devi gestire attentamente, perché può ucciderti. Il rispetto non è mai stato creativo. Quello che ho fatto, in un certo senso, era aggiornare il Chanel ... è un esercizio di stile."

E ancora:

"La moda è anche un tentativo di rendere visibili alcuni aspetti invisibili della realtà del momento."

L'amore per Maison Chanel. Nonostante Karl abbia lavorato per molti marchi come Chloè o, fino all'ultimo momento, Fendi, il suo nome resta indiscutibilmente legato a quello di Chanel. Quando nel 1983 prese il posto di Madame Coco, tutti dicevano che la casa di moda era finita, che non avrebbe più raggiunto il successo e lui sarebbe rimasto schiacciato dall'ingombrante personalità della designer. Ma lui non ascoltò nessuno, accettò la sfida e la vinse, portando il brand a livelli mai raggiunti prima.

Il suo genio era nella sua irriverente manipolazione dell'opera di Chanel. Lagerfeld ha trasformato gli item cult del marchio come tweed bouclé, perle, bottoni dorati, calzature bicolori e C a incastro in must have per la nuova generazione, restando sempre attento al presente, riflettendo sulla cultura popolare anche quando questa scelta poteva apparire provocatoria come quando per l'autunno-inverno 1991 presentò uno show a tema rap e hip-hop. A chi lo criticò rispose:

"I rapper dicono la verità - questo è ciò che è necessario ora."

In suo onore ricordiamo i 5 show più importanti della sua lunga carriera, scelti non solo per la loro straordinarietà, ma perché hanno saputo raccontare il presente mentre lo stavamo vivendo.

 

Chloé collection SS 1975

Dopo aver visto la collezione il Women's Wear Daily annuncia dalle sue prime pagine che:

"Sconvolge i professionisti della moda... I 200 modelli di tendenza di Karl Lagerfeld fanno per le forme destrutturate quello che Balenciaga ha fatto per i vestiti costruiti.... lega le sue delicate bluse e camicie in crepe con una morbida cintura-sciarpa. Annoda la materia insieme...Realizza abiti cinematografici in più strati.... lascia tutto senza fine con una semplice imbastitura. Il suo grande accessorio è una sciarpa, che appare come un girocollo, una cintura, una fascia per le caviglie".

 

Chanel SS 1994

"La moda oggi riguarda più l'atteggiamento che il dettaglio."

Ha detto molti anni fa Lagerfeld. Per questa collezione, infatti, studiò la strada, le sue vibrazioni, i trend, quello che la gente e soprattutto i giovani indossavano in quel preciso momento. Rielaborò il tutto e lo trasformò in puro Chanel. Così, in passerella Kate Moss, Naomi e Claudia Schiffer indossano completi in bouclè arricchiti da grosse catene, shorts ampi con bretelle, pantaloni stile rapper e rollerblade con la doppia C.

 

 

Fendi Great Wall of China Show 2007

 

Karl conquista l'Asia e, per la prima volta nella storia della moda, trasforma la grande muraglia cinese nel set di una sfilata, quella di Fendi. Su una passerella lunga 88 metri va in scena tutta l'opulenza del marchio con una speciale attenzione per i simboli ritenuti portafortuna in Cina come il colore rosso e le forme rotonde. Forse non la collezione più leggendaria di Lagerfeld, ma il set più spettacolare di tutti i tempi.

 

Karl Lagerfeld FW 2008

Una collezione che sarebbe piaciuta a Madame Coco: trionfo del nero, fiocchi, silhouette femminili contaminate da codici dell'abbigliamento maschile, tagli netti, precisi, un'eleganza quasi austera, ma molto affascinante.

 

 

Chanel FW 2014

 

Karl Lagerfeld può fare tutto. Può costruire razzi spaziali, portarci all'interno di un aereo, avere le migliori opere d'arte a disposizione, ricreare una spiaggia, delle cascate e può certamente avere un proprio supermercato pieno di modelle e prodotti griffati Chanel.