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Una performance di nudo al Musee d'Orsay

Deborah de Robertis in manette

Una performance di nudo al Musee d'Orsay Deborah de Robertis in manette

Cosa differenzia una performance artistica in cui si esibisce un corpo nudo, da un atto osceno in un luogo pubblico come il Musee d’Orsay? Forse il fatto che ci sia una telecamera e un progetto premeditato?

Il confine labile tra le due cose e una totale accettazione di ciò che si possa intendere con “performance” si definiranno solo con il tempo, per ora ciò che sappiamo è che un’artista, Deborah de Robertis, è finita in manette dopo essersi sdraiata nuda davanti al dipinto Olympia di Edouard Manet, tela custodita nella sede museale e attualmente esposta all’interno della mostra Splendeurs et misères, images de la prostitution 1850-1910, che ha per tema la prostituzione.

L’artista in passato ha già esibito le proprie nudità davanti alla famosa opera di Courbet L’origine del mondo, e anche in quel caso aveva destato scalpore, dichiarando poi, insieme al suo avvocato, che “questa forma di censura e costrizione non sono un buon segnale per lo sviluppo dell’arte e nei confronti della libertà espressiva”.

In definitiva, è il nostro mondo che è ancora saldamente ancorato a dei parametri di moralismo, o bisogna necessariamente stabilire dei limiti invalicabili di decenza?

Ai posteri l’ardua sentenza.