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AURA, l'esperienza immersiva di arte digitale

Dal 29 Ottobre 2021 al 9 Gennaio 2022 alla Fabbrica del Vapore a Milano

AURA, l'esperienza immersiva di arte digitale Dal 29 Ottobre 2021 al 9 Gennaio 2022 alla Fabbrica del Vapore a Milano

Ieri alla Fabbrica del Vapore sono stata catapultata dentro AURA, più di una semplice mostra si tratta un’esperienza immersiva di arte digitale, un’esperienza che modifica la percezione dello spazio attraverso la tecnologia, capace di trasformare l’ambiente interagendo con gli stessi visitatori dell’opera. AURA è una produzione internazionale con la co-direzione creativa di Pepper’s Ghost, la più emergente creative firm della digital art, e di Sila Sveta, la più importante realtà al mondo nella produzione di installazioni immersive creata dai designers Anderson Tegon e Aleksandr Usyskin. Curiosa di capire il vero significato dietro il nome AURA ho avuto la possibilità di parlare con i designer affermando che l’AURA sta attorno a noi:

“Mette al centro la persona, la protegge tanto quanto la illumina espandendo la sua essenza. Aura non è solo un nome, Aura è un luogo dove il tempo si ferma e dove ogni azione ha delle conseguenze tangibili ed immediate, magnifiche e immersive. Aura è riportare le persone al centro di tutto.”

Entrando dentro questa stanza completamente buia, le luci, i colori e la musica diventano piano piano gli elementi principali, trasformandosi in risorse vive, creando un paradosso dove ciò che è immateriale diventa materia tangibile, creando un rapporto fra il mio calore e quello delle luci. La forza dei giochi dei fasci di luce si incontra con proiezioni mapping in grado di immergere e totalizzare con immagini 3D e con effetti unici capaci di animare il pavimento mentre ci si muove. Da visitatore diventi parte integrante e attiva dell’esperienza, che è divisa in due parti: nel primo atto ci si immerge in momenti suggestivi e generativi come una pioggia di stelle o la crescita di elementi naturali, in cui la presenza e i movimenti delle persone interagiscono direttamente. Quello che si vede e si sente non è un copione fisso e reiterato, ma ogni atto è nuovo e originale frutto della relazione tra umano e il digitale.

Come hanno affermato i designers Anderson Tegon e Aleksandr Usyskin l’AI utilizzata insieme al machine learning sono in grado di imparare dai nostri movimenti, più ci si muove più la tecnologia impara, cambiando le immagini radicalmente, che a Gennaio saranno completamente diverse da quelle di oggi. Nel secondo atto invece l’esperienza diventa più intima e personale, l’aura aumenta il livello di interazione con il mondo che ci circonda arrivando in qualche modo a fonderci con esso dandoci la possibilità di creare il nostro piccolo metaverso. La sensazione è quella di vedere il mondo riflesso in ognuno di noi, completamente diverso dalla vita al di fuori della stanza e come ha condiviso Anderson, il parallelismo fra le due realtà differenti è l’esperienza che l’opera vuole trasmettere.

I due designers credono molto nelle nuove scienze, per loro sono un’opportunità enorme, necessarie per raccontare le cose con un linguaggio universale rendendo il visitatore parte integrante dell’opera che non deve essere più spiegata ma goduta e percepita. Per questo motivo il punto di forza è la capacità di porre il digitale in relazione al reale. La creatività dell’individuo viene messa al centro, con la tecnologia che diventando il pennello riesce a trasformare la superficie in una vera e propria “tela” futuristica. 


L’exhibition apre oggi 29 ottobre 2021 fino al 9 gennaio 2022 alla Fabbrica del Vapore, Milano. Per biglietti e informazioni sugli orari visitare il sito: Fabbrica del Vapore o VivaTicket