
Zero regole per KIWI al Faro di Jesolo Il brand si è infilato nella festa più surreale dell’estate
KIWI ha scelto il Faro di Jesolo come palcoscenico per un travestimento collettivo senza logica e senza vergogna. Nessun dress code se non quello del caos creativo: un belly dancer con la lattina in mano, Biancaneve in versione post-punk e creature mitologiche partorite dalla sabbia e dal sole a picco. Sotto gli ombrelloni arcobaleno si è ballato in un'atmosfera #NoFilter come se fosse ossigeno vero. Il 26 luglio ha segnato l’inizio di un delirio dichiarato, con Random, la festa dove l’unica regola era disobbedire. Il 2 agosto, il Faro è diventato un club a cielo aperto con zero pareti e solo bassi sulla sabbia diventata pista da ballo. Tra gadget e sorrisi, la presenza di KIWI non si è limitata ad esserci, ma è diventata parte della coreografia. E quando tutto sembrava già abbastanza surreale, è arrivato l’Aperyshow, un party che unisce il dj set alla solidarietà. Anche lì, KIWI ha osservato il mondo da sotto un ombrellone colorato.
Ma non è solo questione di look, travestimenti e notti infinite. Dietro al glitter e ai filtri bruciati dal sole, ci sono numeri che raccontano una storia molto concreta. Secondo ECigIntelligence, a maggio 2025 KIWI Vapor è stato l’hardware più distribuito tra i rivenditori italiani. Sopra nomi globali, con una presenza che ormai attraversa 55 Paesi e oltre 45.000 punti vendita. Non male per un brand nato nel 2019 e guidato da una squadra giovane, veloce e con le idee chiare. Il CEO Mattia Sparacino non si è limitato a lanciare un prodotto, ma ha costruito un universo che parla di gusto, tecnologia, sicurezza e scelte di stile. Quelle che si fanno con un tiro leggero, ma che durano nel tempo. KIWI non è solo un marchio, è un’attitudine. E se l’estate fosse una persona, probabilmente starebbe ballando con noi.































































