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Il Villaggio Olimpico di Parigi regalerà 300mila preservativi agli atleti

La città dell'amore rende onore al suo nome

Il Villaggio Olimpico di Parigi regalerà 300mila preservativi agli atleti  La città dell'amore rende onore al suo nome

Parigi è la città dell’amore, anche quando si tratta di sport. È per questo che, in occasione delle Olimpiadi del 2024, verranno distribuiti ben 300mila preservativi agli atleti in gara, una vecchia tradizione che viene riportata in vita dopo le restrizioni del 2020 di Tokyo, a pochi mesi dallo scoppio della pandemia COVID-19. In un’intervista con Sky News, il direttore del Villaggio Olimpico Laurent Michaud ha rivelato che ai partecipanti della nuova edizione verrà fornita una media di oltre due condom al giorno, dato che come ha spiegato «è molto importante che la convivialità qui sia qualcosa di grande». Quattro anni fa, gli atleti erano stati istruiti a rimanere a più di due metri di distanza l’un l’altro, perciò la fornitura di preservativi che era stata preparata in vista dell’evento era rimasta inutilizzata. 

Prima che fosse imposto un divieto sull’intimità, la distribuzione dei profilattici alle Olimpiadi ricopriva una parte integrante delle tradizioni cerimoniali. Sono stati distribuiti per la prima volta all’edizione di Seoul del 1988, quando la minaccia dell’HIV e dell’AIDS avevano scosso il Pianeta e motivato gli organizzatori a sensibilizzare gli atleti e il pubblico sull’argomento. «Lavorando con la commissione atleti, volevamo creare dei luoghi in cui gli atleti si sentissero entusiasti e a proprio agio», ha aggiunto il direttore del Villaggio Olimpico. Oltre a supportare gli impegni fisici dei professionisti anche fuori gara, Michaud ha dichiarato che lo spazio che li ospiterà quest’estate proporrà inoltre 350 metri di buffet con tutti i cibi del mondo, ma con un occhio di riguardo per le specialità francesi. L’evento intero comporterà la spesa più grande di sempre nella storia dei Giochi Olimpici, per un totale di circa 2 miliardi di euro. La prossima edizione si prospetta un evento decisivo nella storia delle Olimpiadi, in quanto non solo si tratta del ritorno alla normalità dopo la Pandemia che ha fermato il mondo nel 2020, ma anche di un momento di unione di tutti gli Stati, in un periodo afflitto da guerre e conflitti. Con l’augurio che i 300mila condom alleggeriscano il peso di questa responsabilità ai 14mila atleti in gara.