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Zip it

Zip it

A volte l’ho desiderata unicamente per serrare la bocca a chi mi stava di fronte, per non ascoltare più le sue logorroiche inutili scuse. Altre, ne ho sentito il disperato bisogno per chiudere fuori tutto il mondo o al contrario dentro, per non vederlo più. Oggi invece complice uno stato psicofisico – che senza tirarmela- sembra ristabilito, vedo le zip, o cerniere che dir si voglia, per quello che sono realmente: un elemento di decorazione per abiti e accessori.

Inutile, infatti, soffermarsi sulla loro funzione “utilitaristica”- la capacita cioè di congiungere lembi di tessuto o pelle in un attimo- di cui penso abbiamo fatto lungamente esperienza da piccoli, quando nel tirar su la cerniera del maglioncino di lana ci capitava dentro anche un po’ della nostra pelle. Ahiii!

Semplice elemento decorativo, quindi, che ha letteralmente colonizzato il mondo del ready-to-wear. Oggi, le zip sono ovunque; declinandosi in un omaggio al rock più puro, quando si uniscono alla pelle nera, delicate e non chiassose quando invece si accompagnano ad abitini bon-ton, di cui cercano di “sporcare” l’allure classicheggiante.

Asimmetriche, multiple, enormi o invisibili, metalliche o scintillanti, sono lì a disposizione di chi decida di far suo quel piglio decisamente strong che le accompagna.
Insomma, il total look zippato, dalla testa ai piedi, che fa molto bad girl, soprattutto se unito ad un trucco vistosamente marcato e ad un’allure da dura, è da non perdere. Almeno per una volta, intendo, sarebbe da folli non lasciarsi trascinare dal tocco rock e grintoso delle chiusure e dal sapore moderatamente fetish delle zip, che infarciscono voluttuosamente tutto ciò che gli capita a tiro, senza tralasciare latex e plastica, molto hot. Da provare!

Se poi proprio non vi sentirete a vostro agio, da regina del Hardcore, basterà spezzare gli accessori più “duri” con dei jeans dalla linea slim e delle maglie poco “urlanti” e il gioco sarà fatto. Proprio in un lampo!!!