FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

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Olivier Rousteing è uscito da Balmain La fine di una direzione creativa lunga 14 anni

Ponendo fine a una lunghissima direzione creativa di ben 14 anni, Balmain ha annunciato oggi che il direttore creativo Olivier Rousteing è uscito definitivamente dal brand. Rousteing, che ha assunto il ruolo nel lontano aprile 2011, ha guidato il brand attraverso un decennio e mezzo che ha definito il corso del brand. Tra alti e bassi, sotto la sua guida, Balmain, fondato nel 1945, è diventato sinonimo di un'estetica opulenta e pop, ha collaborato con star come Beyoncé e Rihanna, e ha creato look leggendari il migliore dei quali è forse il vestito di sabbia che Tyla indossò durante il Met Gala di qualche anno fa.

Il presidente di Balmain e CEO di Mayhoola, Rachid Mohamed Rachid, ha espresso profonda riconoscenza per il lascito di Rousteing e lo stesso Rousteing, in una nota personale, ha condiviso emozioni di orgoglio e gratitudine: "Sono immensamente fiero di quanto realizzato e ringrazio calorosamente il mio team straordinario a Balmain, la mia famiglia adottiva in un luogo che è stato casa per 14 anni. Un grazie speciale va a Rachid Mohamed Rachid e Matteo Sgarbossa per la fiducia assoluta e per avermi affidato questa responsabilità unica. Guardando al futuro e al mio prossimo percorso creativo, custodirò per sempre questi momenti preziosi nel cuore".

Il lavoro di Rousteing ha portato a pieno compimento il turnaround che, nel 2005, era iniziato sotto Christophe Decarnin, che insieme a Alain Hivelin, vollero trasformare l'augusta Maison de Couture parigina in un brand contemporaneo ed edgy, tutto basato sul glamour e sullo star system. Grande merito di Rousteing è stato quello di correggere questa rotta, uscendo dal solco rock di Decarnin, e riportando il brand, con il suo nuovo spirito mondano ed edonista, verso direzioni decisamente più vicine allo spirito delle origini. Il suo lavoro ha reso celebre il brand in Asia e le sue magliette logate ne hanno fatto anche un fenomeno commerciale. Nelle ultime collezioni, Rousteing aveva dato molta più enfasi al virtuosismo tecnico e al camp, rendendo diversi look molto popolari, ma accusando anche una certa stanchezza creativa. Per leggendario che fosse, il brand aveva perso la sua attualità e la sua trazione negli ultimi anni rimanendo ai margini dei discorsi e dei dibattiti della moda.

Mentre Balmain si prepara a un'evoluzione, la maison ha anticipato che una nuova struttura creativa verrà rivelata prossimamente. Speculazioni su possibili successori già infiammano i corridoi parigini, ma è chiaro che l'eredità di Rousteing, fatta di empowerment e innovazione, guiderà il brand nel futuro. In un 2025 segnato da transizioni (pensiamo a recenti cambi da Gucci e Saint Laurent), questo addio rammenta come la moda sia un ciclo di rinascite, dove i maestri lasciano spazio a nuove voci senza spegnere la loro luce.