Vedi tutti

Un documento ha rivelato il successore di Armani?

La cosa certa è che l’impero di Re Giorgio durerà ancora per parecchi decenni

Un documento ha rivelato il successore di Armani? La cosa certa è che l’impero di Re Giorgio durerà ancora per parecchi decenni

Giorgio Armani non ha solo plasmato un impero globale fatto di moda, profumi, arredi di design alberghi di lusso, ma starebbe anche pianificando meticolosamente il futuro del brand che ha fatto nascere e che gli sopravviverà. Mentre l'ottantanovenne rimane alla guida della sua gigantesca azienda, da sempre rimasta indipendente e oggi stimata con un valore di 2,35 miliardi di euro, un documento recentemente emerso getta luce sul piano di successione che guiderà il suo lascito. Come riporta Elisa Anzolin di Reuters, in questi giorni sarebbe emerso un documento del 2016, che rivela ciò che accadrà al regno di Re Giorgio negli anni a venire. Armani, senza eredi diretti, ha orchestrato una riunione straordinaria nel 2016 per stabilire nuovi statuti per il gruppo, dettando i principi che governeranno l'azienda nel futuro.

Il documento esaminato da Reuters non solo delinea i principi per potenziali quotazioni in borsa e fusioni e acquisizioni, ma racchiude anche l'essenza dello stile Armani. Sottolinea un approccio «essenziale, moderno, elegante e sobrio» con una forte attenzione ai dettagli e alla portabilità. A quanto pare, il piano di successione di Giorgio Armani introduce un intero nuovo cast di eredi, tra cui sua sorella Rosanna, i tre nipoti Silvana, Roberta e Andrea, il collaboratore di lunga data e braccio destro Pantaleo Dell'Orco e una fondazione benefica. Al momento tutti i futuri eredi sono parte del consiglio d’amministrazione della società e, tranne Rosanna Armani, sono coinvolti da tempo nel team dell’azienda. Secondo Reuters: «Lo statuto divide il capitale sociale in sei categorie con diversi diritti di voto e poteri, ed è stato modificato a settembre per crearne alcune senza diritto di voto» e dunque promuovono una struttura progettata per ridurre al minimo le controversie tra gli eredi e garantendo una transizione relativamente scorrevole nella leadership.

Una fondazione istituita nel 2016 svolge un ruolo cruciale nella preservazione del lascito di Armani. Sebbene attualmente detenga una quota simbolica, la fondazione è destinata a tutelare l'azienda, seguendo il modello adottato dal produttore di orologi di lusso Rolex. Gli statuti enfatizzano il reinvestimento del capitale per cause benefiche, il mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto dei valori fondamentali dell'azienda. Armani, noto per difendere con fermezza l'indipendenza del suo marchio, ha stabilito principi che promuovono un approccio cauto alle acquisizioni. Gli statuti stabiliscono una valutazione attenta delle competenze che non esistono internamente, sottolineando un approccio strategico agli sviluppi nel mercato, nel prodotto o nel canale.