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Il fascino discreto del guardaroba di Jacob Elordi

La nuova, moderna espressione del “throwaway chic” degli anni ‘90

Il fascino discreto del guardaroba di Jacob Elordi La nuova, moderna espressione del “throwaway chic” degli anni ‘90

Da quando Jacob Elordi si è presentato alla premiere di Priscilla, il nuovo film di Sofia Coppola, a Venezia, il web sembra impazzito. Se il mondo della televisione sforna ogni anno decine e decine di poster boy che vanno poi a perdersi nel mare magnum delle thirst traps su Instagram, pochi attori riescono effettivamente a trasportare il proprio fascino nel regno dei sex symbol. Ma quest’anno Jacob Elordi ha, per modo di dire, perorato la propria causa per diventare un futuro sex symbol attraverso una stupefacente serie di look diventati virali online: che si tratti di uno smoking di Celine senza cravatta, dei completi e delle borse di Bottega Veneta indossate con gli outfit più casual pensabili, degli stivali di Valentino indossati con le calze di spugna Nike, di una maglia bianca di Zegna casualmente abbinata all’ormai iconica Speedy di Louis Vuitton, Elordi è riuscito a evadere dal gorgo dei look artificiali creati a tavolino dagli stylist e creare uno stile che sembra davvero personale. Non che l’attore sia chissà che genio della moda, ed è chiaro che la sua avvenenza giochi un ruolo fondamentale nella dinamica del perché ci piace, eppure negli ultimi tempi Elordi ma ha incarnato alla perfezione quel principio enunciato un tempo da Carrie Bradshaw, «I was looking for the perfect $7 vintage dress to go with my $300 shoes», secondo cui ogni pezzo di alto profilo che indossiamo andrebbe bilanciato con qualcosa di più tranquillo, per non dare l’impressione di esserci vestiti a festa.

Il fascino discreto del guardaroba di Jacob Elordi La nuova, moderna espressione del “throwaway chic” degli anni ‘90 | Image 466223
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Nello specifico, fan e stampa hanno notato la propensione di Elordi per le borse di lusso. Non parliamo del classico marsupio con logo, ma di vere e proprie it-bag tra le più richieste e costose. Ecco, queste borse altamente visibili e riconoscibili non sono quasi mai abbinate ad abiti “da editoriale” ma il loro impatto viene temperato da abiti semplici, styling lineari, schemi-colore coi piedi per terra. L’altro giorno, a Venezia, ad accompagnare la brillante Speedy di Louis Vuitton, l’attore indossava jeans, mocassini neri e una maglia bianca con gioielli e orologio argentati, sulla testa un cappello di Paly Hollywood (dal costo spropositato) che recitava James Dean Death Cult. Se non fosse stato per la brillante borsa gialla di Louis Vuitton, il look sarebbe stato completamente casual. Solo il taglio e il tessuto della maglia di Zegna, con le maniche lunghe fino all’avambraccio e il colletto così spesso avrebbero potuto tradire la presenza di designer clothes nel look. A una cena per Burberry a Los Angeles, l’anno scorso, il look era più costruito (il maglione coi bottoni, la camicia con cravatta, il Cartier Tank al polso, la borsa) eppure non aveva la parvenza artificiale di quei look copia-e-incolla dalla sfilata che influencer più “puri” indossano contro ogni legge della verosimiglianza. In un altro look memorabile, una giacca di Prada dal logo triangolare ben visibile era abbinata a una t-shirt bianca, larghi pantaloni grigi, sneaker adidas e una bandana rossa annodata al collo: la nonchalanche con cui la statement jacket era mescolata agli altri, normalissimi e anonimi abiti, è qualcosa a cui aspirare.

In un’industria del fashiontainement in cui avere il look migliore non significa avere anche il look più indossabile, Jacob Elordi brilla per la semplicità e la naturalezza delle sue scelte. In effetti, brilla proprio perché, in fatto di abiti, le scelte sembrano davvero le sue, quelli sono look con cui l’attore esce effettivamente di casa. Non di meno, i look rimangono freschi perché, pur restando semplici nella loro composizione, non danno l’impressione di star seguendo il trend del momento, non si spingono mai al di là del ragionevole e mai al di qua del pretenzioso. Un tipo di stile tra il normcore  e il Nolita Dirtbag che sta già iniziando a diffondersi: qualche giorno fa A$AP Rocky è stato visto salire in auto con un completo sportivo (hoodie, pantaloncini Puma e un paio di Asics) ma portandosi dietro una cartella Kelly Depeches 36 di Hermès; ma anche Jeremy Allen White, di recente salutato come nuovo messia del menswear per i suoi look del tutto disimpegnati, e Justin Bieber, di recente divenuto virale per essersi vestito (secondo noi, deliberatamente) in tuta per accompagnare  sua moglie Hailey Bieber che invece aveva optato per un tono decisamente più alto. Immaginate abiti sportivi o workwear, barba incolta, tatuaggi e orecchini da bad boy, ensemble inattaccabili nella loro elementare semplicità con gli accessori che s'incaricano di manifestare più estro. Che sia questa la nuova strada del menswear? Non lo sappiamo. Per adesso, lasciamo che Jacob Elordi provi a indicarcela un look alla volta.