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Tutto il fascino della “gloves aesthetic”

Quando un paio di guanti è lo specchio dei tempi

Tutto il fascino della “gloves aesthetic” Quando un paio di guanti è lo specchio dei tempi

Se qualcuno di voi ha visto The Wizard - Il Piccolo Grande Mago dei Videogame, cult del cinema nerd degli anni ’80, ricorderà senz’altro il Power Glove, il guanto iper-tecnologico di Nintendo che faceva la sua comparsa all’interno del film. Pensato per essere un controller rivoluzionario, quello strano apparecchio poggiava parte del suo fascino sull’idea del guanto come oggetto multifunzionale, in grado soprattutto di adattarsi a qualsiasi estetica e a qualsiasi bisogno. Se in quel caso l’approccio tecnologico era il protagonista, negli ultimi anni il susseguirsi di estetiche e influenze differenti hanno continuato a tenere i guanti al centro dell’attenzione, trasformandoli in alcuni casi in oggetti cardine di outfit o semplicemente in un’aggiunta extra ai fit delle celebrities. Come in molti casi anche questa volta c’entra Kanye West, che ha ormai da tempi incorporato nel suo guardaroba un paio di 100% Cognito gloves contribuendo al rinnovato successo dell’estetica motorcycles vista, nel corso degli ultimi anni, nelle collezioni Balenciaga, per citarne solamente uno.

Dopo Ye, anche Playboi Carti aveva deciso di fare lo stesso, creando il merch di Narcissist, il suo disco mai uscito, ricalando proprio l’estetica biker e includendo, ovviamente, un paio di guanti, mentre Supreme nella collezione FW19 aveva incluso nella collabo con Honda Fox dei Racing Gloves. Gli esempi in realtà sono moltissimi e spaziano dalla moto al ciclismo, fino ad arrivare al workwear, in cui i guanti da lavoro Cahartt rappresentano in alcuni casi dei piccoli capolavori di design e materiali. Gli Impact Hybrid Gloves, ad esempio, con i loro rinforzi e le linee quasi futuristiche somigliando in qualche modo al già citato Power Glove di Nintendo, ricordandoci se ce ne fosse bisogno come i guanti siano in qualche modo uno dei terreni più fertili in cui sperimentare e creare qualcosa di nuovo, unendo influenze e suggestioni. Se i Pouch Gloves di Prada sono diventati uno degli oggetti del desiderio di molti di voi, gli RGB Gloves di Louis Vuitton creati da Virgil Abloh sono forse l’esempio perfetto di quanto detto. Oltre all’ex direttore artistico del menswear Louis Vuitton, anche Teddy Santis ha da sempre dimostrato una grande passione per la “gloves aesthetic”: dai gardenia gloves della collabo tra Aimé Leon Dore e New Balance fino ai driving gloves di quella con Porsche 911SC.


Tra esperimenti di design ed estetiche passate, i guanti sono qualcosa di più di un semplice oggetto utile per proteggersi dal freddo, un item versatile diventato sempre di più il guilty pleasure di una lunga serie di designer, capaci nel corso del tempo di sbizzarrirsi con ibridi e sperimentazioni fuori da ogni schema e logica. Dalla loro invenzione nell’antico Egitto ad oggi, grazie a un immaginario filo rosso, la “gloves aesthetic” ha sempre rappresentato uno specchio del momento, trovando in qualsiasi caso un corrispettivo dentro e fuori il mondo della moda.