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Nike ha messo in stand-by la release delle Air Max 1 X Cactus Jack

La tragedia dell'Astroworld cambierà il mondo delle collabo?

Nike ha messo in stand-by la release delle Air Max 1 X Cactus Jack  La tragedia dell'Astroworld cambierà il mondo delle collabo?

È servita poco più di una settimana per dare tempo alla fashion industry di iniziare il progressivo abbandono ai danni di Travis Scott come conseguenza della tragedia dell'Astroworld Festival in cui hanno perso la vita dieci persone, due in più rispetto al numero iniziale. Se da un lato un buon numero di fan di LaFlame continua a difenderlo, allontanandolo da qualsiasi colpa per quanto successo, dall'altra c'è ormai un'enorme fetta dell'opinione pubblica che vede in Scott il principale responsabile della vicenda innescando un effetto domino che potrebbe portare a una lenta e progressiva damnatio memoriae del rapper di Houston.

La fanbase ha sempre costituito la spinta principale del successo di Scott, diventato nel corso degli ultimi anni sempre più un'azienda capace di creare collabo con brand di qualsiasi tipo, da McDonald's a Byredo, gli stessi che adesso sembrano aver iniziato a voltargli le spalle. Solo pochi giorni fa alcuni insider avevo riportato le preoccupazioni interne a Dior sulla release della collezione disegnata a quattro mani dal rapper insieme a Kim Jones, mentre è notizia di oggi la scelta di Nike di rimandare la release delle Air Max 1 X Cactus Jack fissata per il 16 dicembre in segno di rispetto verso le vittime dell'Astroworld Festival. Se le cause contro Travis Scott e LiveNation continuano a crescere, lo stesso si può dire per i sospetti di essere davanti all'inizio di una fine almeno momentanea per Scott ormai privo del suo appeal commerciale che per molto tempo ha sopperito alla mancanza di release musicali.

Oltre a Nike e Dior anche Epic Games ha preso le distanza da LaFlame, bloccando la vendita delle emote del rapper sullo shop online di Fortnite, prima e forse più importante collabo del rapper ormai sempre più lontano anche dalla sua fanbase. A Houston il logo Cactus Jack è stato fatto sparire dal campo da basket inaugurato poche settimane fa, mentre online sono sempre di più i video di sneakerhead che bruciano le sneaker firmate da Scott, simboli di una cultura dell'hype che mai come in questo caso si è scontrata con l'imprevedibilità delle sue divinità. Perché Scott era questo, un dio salito sull'Olimpo dell'hype culture, un Re Mida capace di trasformare in oro qualsiasi cosa toccasse, dai fast-food alle candele profumate. Ma cosa succede quando una divinità diventa mortale? La caduta di Travis Scott rappresenterà probabilmente un punto di svolta per il modo in cui i brand vedranno i rapper, nel modo in cui investiranno su di loro e sul tipo di partneship che stringeranno nei prossimi anni.