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Burberry: distrutti oltre 32 milioni di euro di merce nel 2018

Perché non dare la possibilità di acquistare le eccedenze di magazzino?

Burberry: distrutti oltre 32 milioni di euro di merce nel 2018 Perché non dare la possibilità di acquistare le eccedenze di magazzino?

Burberry finisce sotto tiro per l’eliminazione delle rimanenze di magazzino

Dal suo rapporto annuale 2017/18, oltre a un fatturato annuo di $ 3,61 miliardi, il marchio ha svelato che "il costo dei beni finiti è stato fisicamente distrutto nell'anno per un totale di 37,8 milioni di dollari (oltre 32 milioni di euro)", $ 13,76 milioni di "Inventario di bellezza” e il resto di prodotti e accessori prêt-à-porter.

La pratica ha lasciato insoddisfatti numerosi investitori che, nel corso dell’assemblea della scorsa settimana, hanno lamentato di non essere stati interpellati in merito e hanno criticato la mancata possibilità di acquistare gli articoli in eccedenza.

Il ridotto avanzo di magazzino è oggi una delle carte che le aziende del lusso usano per distinguersi dalle insegne del fast fashion, per le quali lo smaltimento comincia ad essere un problema globale in termini di sostenibilità ambientale. Ad esempio, il canale televisivo danese TV2, ha accusato H&M di aver bruciato all'incirca 12 tonnellate di indumenti, ancora utilizzabili e vendibili, ogni anno negli ultimi anni.

Distruggere i prodotti inutilizzati potrebbe essere una scelta utile per risolvere alcuni problemi con dazi e protezioni doganali. 

Basta pensare alla politica degli Stati Uniti che permette ai marchi che importano beni all’interno dei loro confini, se la merce non viene utilizzata, esportata o distrutta sotto la supervisione doganale, di riavere indietro il 99% dei dazi, imposte o tasse pagate su suddetta merce.

Il neo-ceo Marco Gobbetti continuerà con questa scelta?

Per ora ha specificato che le rimanenze in pelle sono andate alla fashion company Elvis & Kresse che le ricicla, trasformandole in nuovi prodotti.