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It’s Sunday 21…let’s go messing around!

It’s Sunday 21…let’s go messing around!

“Andiamo…” questa l’unica parola che mi ha detto. Ho cominciato a camminare, questa l’unica reazione che ho avuto. Di colpo un luogo pieno di sole, questo ciò che ci voleva dopo quel sabato a tema distruttivo, dopo quella brutta discussione…

Ho sempre odiato i giorni vuoti, così mi ritrovo a riempire di colore, di ricordi degli anni passati e di allegria una domenica, per dire, almeno una volta, “Finalmente è domenica!” Mi guardo e vedo quella t-shirt irriverente, sempre troppo grande, come a voler dire “ehi, c’è posto per tutti qui con me”; guardo lui e vedo quello sguardo sempre furbo, sempre pieno di gioia…mi ha rubato la maglietta, l’ennesima volta che accade, ma io non dico nulla, infondo fa piacere anche e me che lui gironzoli con il mio profumo sulla pelle.



Comincio a vagare fra i miei pensieri e mi ritrovo a sognare di essere altrove, per cercare di liberarmi, non tanto per dimenticare, quanto per ritrovarmi.

Quando ero bambina, mi perdevo nelle fantasie di un mondo mio, dove tutto era pieno di tinte vivaci, come questo posto, una dimensione colma di personaggi fantastici, i miei eroi della mente. Ora cerco di fare lo stesso e mi perdo in me; voltandomi, mi accorgo di aver perso anche lui…non è una novità, ma spero di ritrovarlo, almeno per mostrargli come impegnare insieme una domenica di sole.

Frugando nella borsa, nella disperata ricerca di una sigaretta ad accompagnare i miei passi, trovo quel cerchietto che  non so da dove provenga, così buffo, così perfetto per la mia caccia… lo indosso e guardo ovunque.



Rovisto, salgo, scendo, corro, fino a quando, seduta, stremata, mi accorgo che quel cretino era lì, dietro l’angolo a ridere di me, che disperata, con delle orecchie da coniglio, correvo per il parco cercando un uomo che avrei voluto bambino.

Lo guardo sorridere, prendendosi gioco di me, con immensa tenerezza e un pizzico di superiorità. Abbasso lo sguardo,  consapevole di non saper più perdermi nella mia dimensione, perché troppo attenta alla sua. Nemmeno il tempo di alzare la testa, una mano tesa verso di me ed una voce:
“E’ domenica…andiamo a casa…”



Semplici parole per descrivere immagini che parlano di una storia vissuta un po’ da tutti, come le evocative grafiche di una linea di t-shirt giovane, “Sunday 21”. Grafiche piene di ricordi per noi figli degli anni ottanta, cresciuti a panini e telefilm, che non dimentichiamo il nostro punto di partenza, ma anzi, cerchiamo da lì il nuovo spunto per evolvere la nostra visione delle cose.



Un po’ come sta facendo la stessa “Sunday 21” che, affianca alla classica linea ti tees irriverenti e colourfull, la neo nata “Antology”, un salto in avanti verso lo stile minimale del black and white, che non dimentica però le radici dello streetwear di cui sua maestà T-shirt è figlia più che legittima.
Il contesto fiabesco e immaginifico rimane il filo conduttore della linea, così come del servizio che non poteva essere immortalato da un fotografo che ha nel suo curriculum le qualità del perfetto illustratore, del fumettista e del sognatore. Si spuntano qui e là nomi quali Disney USA, Vice Magazine, una copertina per il disco "Beautiful mess Live in earth" di Jason Mraz, uno shooting con le Spank! Girls e molti altri orgogli. Parliamo di  Luca Tieri, un fotografo poliedrico, i cui scatti sono vicini all’essere illustrazioni e schizzi di situazioni immaginate e rese reali sulla pellicola.
Un grande incontro, che fa entrare un grande artista dell’immagine in una domenica, non proprio qualsiasi, di un affascinante team working raggruppato in “Sunday 21”, che va ben oltre una stampa su una t-shirt!



Let’s mess around, let’s find us again!

Credits

Drop shop
Luca Tieri