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L'umorismo nero di Joan Cornellà

le vignette mute dal linguaggio universale

L'umorismo nero di Joan Cornellà le vignette mute dal linguaggio universale

Joan Cornellà, Barcellona classe 1981, è l'artista le cui vignette stanno spopolando su Facebook.

Sceglie di ritrarre situazioni un pò scomode, dissacranti, è un pò il Quentin Tarantino dei fumetti, dichiaratamente splatter, dall'ironia distaccata e cinica, ride della morte e definisce questa ilarità citando un personaggio di Beckett che dice "niente è più divertente della disgrazia", cioè la morte quando arriva ci coglie di sorpresa e per essa possiamo solo o ridere o piangere.

Rende le sue immagini autonome dall'uso della parola, le rende immediate e universalmente interpretabili, spinge così anche a creare nella nostra mente discorsi fittizi a nostro piacimento, lasciando così anche molto spazio alla libera interpretazione.

Cornellà è abituato alle critiche e agli insulti che lo definiscono un insensibile figlio di puttana razzista, ma lui è ben lontano dal dare un'impronta politica alle sue vignette, che vuole anzi si mantengano sempre alienate da qualsiasi fazione e in sua difesa ribatte:

"Suggerisco ai lettori di svegliarsi la mattina e fare esercizio. Sorridere molto, provare a sorridere ogni giorno fino ad ottenere il sorriso perfetto. Non dimenticate di sorridere quando andate al bagno e quando siete ad un colloquio di lavoro. E anche se avete la dissenteria ad un colloquio di lavoro, non esitate a sorridere con il vostro sorriso perfetto".

 

Per la visione delle immagini suggerisco di ascoltare: "Happy Tree Friends" Theme song

 

 

 

Joan Cornella, Barcelona class 1981, is the artist whose cartoons are storming ahead on Facebook.

Choose to portray situations a little uncomfortable, irreverent, he's like the Quentin Tarantino of comics, admittedly gore, by the irony detached and cynical, laugh at the death and defines this laughter citing a character of Beckett that says "nothing is more fun of misfortune", i.e. the death when arrives surprise and for it we can only or laugh or cry.

Makes his images standalone from the use of the word, makes them immediate and universally interpretable, pushes so also to create in our minds speeches dummy to our liking, thus leaving plenty of space to free interpretation.

Cornella is accustomed to the criticism and insults that define a insensitive racist son of a bitch, but he is far from giving an political impression to his cartoons, which wants to indeed they always remain alienated from any faction and in his defense contends:

"I suggest to readers of waking up each morning and exercise. Smile much, try to smile every day until you achieve the perfect smile. Don't forget to smile when you go to the bathroom and when you're in a job interview. And even if you have dysentery to a job interview, do not hesitate to smile with your perfect smile".


For the view of the pictures i can suggest to hear: "Happy Tree Friends" Theme song