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L'indagine visuale di SIR|TAKI sul tema delle relazioni

La seconda issue di Edicola è online con una feature dell'artista Francesco Bernasconi

L'indagine visuale di SIR|TAKI sul tema delle relazioni La seconda issue di Edicola è online con una feature dell'artista Francesco Bernasconi

In occasione della release della seconda issue di Edicola, The Relations, abbiamo intervistato i suoi protagonisti.

Francesco Bernasconi è la mente e il cuore del progetto multimediale SIR|TAKI presentato ieri su Edicola con Charactersuna raccolta di collage digitali basata sulla combinazione astratta di due o più immagini contrastanti, astratte o semplicemente diverse fra loro. 


#1 Qual è la prima immagine che ti viene in mente quando senti la parola "relazioni"?

Tom che insegue Jerry.


Così abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso la mente dell'artista italo-svizzero.
Francesco Bernasconi impara dal padre l'etica del lavoro e decide di inseguire il suo sogno lavorando sodo e a lungo, a discapito di ogni sacrificio. Quella creativa è difatti una carriera esigente ma Bernasconi ci precisa la verità dei fatti citando una famosa dichiarazione di Camus:

"L'arte non è una gioia solitaria: è invece un mezzo per commuovere il maggior numero di uomini (...) L’artista si forma in questo rapporto perpetuo fra lui e gli altri, a metà strada fra la bellezza di cui non può fare a meno e la comunità dalla quale non si può staccare"

Il lavoro che Francesco svolge con SIR|TAKI si concretizza in una ricerca visuale di personaggi che mostrano una certa complessità umana relazionata al contesto che li ingloba. Un'opportunità di scoperta interiore e di ricerca sul modo in cui l'artista si relaziona con l'ambiente circostante in un constante processo di miglioramento. Il punto cruciale per Francesco Bernasconi è l'atto di estrema sincerità che si instaura tra artista e spettatore.

"(...) Sovente accade che l’artista non abbia una genuina emergenza di comunicare qualcosa e dall’altro lato si confronti con un pubblico, che sarà forse esigente, ma che magari non è disposto ad andare oltre una prima e istintiva interpretazione del messaggio", ci ha spiegato Francesco aggiungendo, "Credo che oggi sia fondamentale una ridefinizione dei ruoli nell’arte: artista e spettatore, ognuno dei quali dovrà poi assumersi le proprie responsabilità".

Continuiamo l'intervista a Francesco parlando di tematiche che lo riguardano da vicino. 


#2 Come definiresti la relazione che intercorre tra creatività e web?

Internet è una miniera d’oro. La rete ci dà la possibilità di accedere in modo istantaneo a un numero quasi illimitato di informazioni o contenuti un tempo difficilmente consultabili. D’altra parte percepisco un sovraccarico di queste informazioni che le svuota inesorabilmente del loro significato. Se penso alle immagini, il costante bombardamento visuale ha velocemente appesantito i nostri occhi, e molto spesso ci ritroviamo a guardare centinaia di immagini ma senza vederne nessuna. La rete dunque permette al creativo di raggiungere chiunque nel mondo, ma con l’enorme rischio di non riuscire a catturare la sua attenzione/concentrazione perché il destinatario è ormai saturo di informazioni.


#3 Carta vs digitale...

Non è il mio ambito ma credo che il digitale permetta oggi di abbattere drasticamente i costi di produzione dell’editoria classica e dunque mi immagino la possibilità di investire di più nella ricerca e nei contenuti. Detto questo non credo ci sia una formula o un formato definito per affermarsi nel mondo dell’editoria indipendente. Ritengo che il ritorno al cartaceo possa essere giustificato solo dal momento in cui ci sia un contenuto ricercato, un progetto editoriale coerente e dunque un valore aggiunto che spinga il lettore a spendere i propri soldi. L’edizione cartacea solo come moda del momento perché fa "cool" non è più utile dei volantini distribuiti fuori dalle stazioni della metropolitana.

 

Scoprite Charcters di SIR|TAKI su Edicola.