
Il valore del mercato immobiliare è in calo in tutta Italia
E solo una regione sta avendo un andamento positivo
16 Aprile 2025
L’ultima analisi condotta da eXp Italy su come va il mercato immobiliare italiano, con dati tratti da Idealista, rivela un dato che, presi come siamo dal dibattito nazionale sul caro-affitti e sull’overtourism, risulta sorprendente: una contrazione diffusa dei valori immobiliari in quasi tutte le regioni italiane nel 2025. I prezzi delle case stanno per scendere? L’osservazione, basata sui dati raccolti da dicembre 2024 a febbraio 2025, mostra infatti un generale arretramento dei prezzi al metro quadro, ad eccezione di una sola regione che ha registrato una crescita su base annua e non è la Lombardia ma il Molise. Ma procediamo con ordine. Nel breve termine, le variazioni dei prezzi sono evidenti già nei primi mesi del 2025. Il Veneto si posiziona come la regione con la flessione più marcata: da dicembre 2024 a febbraio 2025, il valore medio degli immobili è passato da 1.914 euro/mq a 1.801 euro/mq. Un calo che riflette una dinamica correttiva forte nel mercato regionale. A seguire troviamo la Valle d’Aosta, i cui valori immobiliari sono scesi da 2.778 euro/mq a 2.708 euro/mq nello stesso periodo. Anche le Marche e il Trentino-Alto Adige hanno mostrato un trend simile: quest’ultima, ad esempio, ha registrato un passaggio da 3.285 euro/mq a 3.088 euro/mq, mentre le Marche sono passate da 1.379 a 1.316 euro/mq. In Emilia-Romagna, il calo è stato sensibile ma leggermente più contenuto rispetto ad altre regioni: i valori sono scesi da 1.933 euro/mq a 1.838 euro/mq. Tra le regioni che hanno invece registrato una flessione minore troviamo la Campania, dove il valore degli immobili è diminuito solo di poco, passando da 1.666 euro/mq a 1.648 euro/mq tra dicembre e febbraio. Similmente, in Toscana e in Molise le variazioni sono state inferiori al 2%: la Toscana ha visto un passaggio da 2.385 a 2.354 euro/mq, mentre il Molise è sceso da 1.325 a 1.303 euro/mq.
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Quando si osservano i dati su base annua, il quadro conferma le difficoltà del mercato immobiliare italiano. Tutte le regioni, tranne il Molise, hanno registrato una riduzione dei valori rispetto a febbraio 2024. Il Molise, sorprendentemente, ha visto un incremento dei prezzi, passando da 1.261 a 1.303 euro/mq, segno di un mercato resiliente in controtendenza rispetto al panorama nazionale. Tra le regioni che hanno mantenuto un livello relativamente stabile nel confronto annuale, troviamo la Calabria, la Campania e l’Abruzzo, con variazioni minime. In Calabria, ad esempio, il valore è rimasto pressoché invariato, scendendo solo lievemente da 1.223 a 1.222 euro/mq. In Campania il prezzo medio è passato da 1.671 a 1.648 euro/mq, mentre in Abruzzo da 1.381 a 1.377 euro/mq. La Lombardia ha registrato un calo marginale, passando da 2.160 euro/mq a 2.153 euro, mostrando una stabilità apparente rispetto ad altre regioni. Anche il Piemonte ha subito un lieve calo, con i prezzi scesi da 1.605 a 1.577 euro/mq. In Liguria, i valori sono passati da 2.568 a 2.482 euro/mq, segnando un rallentamento evidente. Il Friuli-Venezia Giulia ha registrato una correzione da 1.664 a 1.597 euro/mq.
L'Italia è considerata uno dei Paesi europei dove comprare casa rappresenta un investimento interessante, ecco perché. L'Italia rimane un mercato interessante per gli investitori immobiliari, classificandosi al terzo posto in Europa per il rendimento annuo generato dagli immobili
— Coldwell Banker (@BankerColdwell0) May 14, 2024
Scendendo lungo la penisola, il Lazio ha visto un calo da 2.443 a 2.371 euro/mq, mentre l’Umbria è passata da 1.272 a 1.248 euro/mq. La Puglia, che spesso mostra segnali di vivacità turistica e immobiliare, ha registrato comunque un lieve rallentamento, con un passaggio da 1.388 a 1.363 euro/mq. In Sardegna i prezzi sono scesi da 2.257 a 2.201 euro/mq, mentre in Sicilia da 1.223 a 1.203 euro/mq e anche la Basilicata i valori sono passati da 1.253 a 1.213 euro/mq. Nessuna regione, fatta eccezione per il Molise, è riuscita a contrastare questa tendenza negativa che si è manifestata in modo diffuso su tutto il territorio nazionale. Nel complesso, i dati suggeriscono che il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di aggiustamento, influenzata probabilmente da dinamiche economiche generali, stretta sul credito e un aumento della prudenza da parte degli acquirenti. Solo il Molise, al momento, sembra resistere a questa tendenza, confermandosi un’interessante eccezione nel panorama nazionale. Con l’avanzare del 2025, sarà fondamentale monitorare questi trend per capire se la contrazione continuerà o se emergeranno altri segnali di resilienza nel mercato immobiliare italiano.