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Je suis Charlie

Je suis Charlie

Le parole in questi casi non bastano.

Sembra di fare un salto indietro nel tempo, a quell'11 settembre dove per un nanosecondo ci è sembrato uno scherzo e poi un tuffo verticale nella tragedia.

Un attacco a 360°, a 12 vittime e i loro familiari, ad una nazione, forse ad una religione, ma soprattutto alla libertà. Quella di espressione e di stampa, che in secoli ci siamo guadagnati e che ancora terrorizza.

La matita vince sempre sulle armi e questa ne è la dimostrazione. 

La crew di Nssmag si unisce al lutto e lascia parlare le immagini, come i martiri di oggi avrebbero voluto.

 

 

 

via Liberation