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Le nuove accuse di antisemitismo nella storia tra adidas e Ye

Eravamo solo di fronte all'inizio del suo declino?

Le nuove accuse di antisemitismo nella storia tra adidas e Ye Eravamo solo di fronte all'inizio del suo declino?

Le controversie tra adidas e Ye iniziano ad assumere proporzioni bibliche: gli ultimi aggiornamenti, trapelati grazie a un'accurata inchiesta del New York Times, rivelano nuoci dettagli sul controverso rapporto tra il marchio tedesco e l'artista. Il quotidiano statunitense ha difatti scoperto che i comportamenti instabili di Kanye, tra cui le dichiarazioni antisemite, non sono emersi unicamente a fine 2022 (momento in cui adidas ha deciso di terminare la partnership con Kanye), ma risalirebbero circa al 2013. Sì, perché, sebbene la adidas YEEZY 350 V1 Turtledove sia uscita sul mercato nel 2015, Kanye aveva iniziato a lavorare sui primi prototipi già due anni prima. Dall'indagine sono emerse le testimonianze di due designer, i quali assistettero alle lamentele di Kanye, che, insoddisfatto degli sketch di partenza realizzati dai due, avrebbe delirato disegnando una svastica sul toebox di una delle scarpe. 

La seconda testimonianza risale invece al 2015, nel momento di preparazione alla presentazione della prima collezione della linea YEEZY, nel contesto della New York Fashion Week. In un momento di agitazione, Kanye avrebbe pronunciato diverse frasi offensive, descritte come «abusive, volgari e a sfondo sessuale». Fu da questo episodio che adidas si sentì spinta a inserire una nuova e importante clausola nel futuro contratto di Kanye. Nel 2016, infatti, nel nuovo deal da 15 milioni di dollari venne inserita una clausola "morale" che sottolineava come adidas avrebbe potuto scegliere di terminare la partnership con Ye nel caso in cui egli avesse compiuto azioni scandalose, arrecando danno a sé stesso o all'azienda. Ci sono poi testimonianze che riguardano un'invettiva ai danni di Beyoncé e un ode all'operato di Donald Trump, a cui si aggiungono supposizioni più fantasiose sul fatto che Jay-Z avrebbe voluto ingaggiare dei killer per farlo uccidere. 

E ancora nel 2018 Kanye avrebbe esaltato la propaganda hitleriana, definendo Adolf Hitler un «eccellente marketer», scenario aggravato dalla testimonianza di un ex manager di adidas, che ha raccontato di come Kanye fosse solito baciare, ogni giorno, un ritratto di Hitler. Dei successivi sviluppi, soprattutto quelli risalenti al 2022, siamo tutti al corrente: i retroscena raccontati dal New York Times evidenziano ancora di più come la situazione Kanye fosse diventata insostenibile per un'azienda intera. Allo stesso tempo, è incredibile come gli scandali interni ad adidas vengano a galla ben dieci anni dopo, un dettaglio che, per forza di cosa, evidenzia quanto Kanye designer (e personaggio) fosse un volto irrinunciabile per un leader dello sportswear come il brand delle Three Stripes. Nel frattempo, una delle notizie degli ultimi giorni ha riportato come il concept store e magazine, WTS, abbia messo in vendita delle felpe unreleased firmate YEEZY x GAP. Come l'avrà presa Kanye? Probabilmente, in questo momento, tra nuove le nuove accuse che vertono principalmente sulla questione dell'antisemitismo e l'annuncio di un attesissimo tour, avrà semplicemente scrollato la notizia sul suo feed rimanendo totalmente impassibile.