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L'estetica sovversiva del Brazilian Core

Tra Y2K, calcio e salvaguardia della simbologia brasiliana

L'estetica sovversiva del Brazilian Core Tra Y2K, calcio e salvaguardia della simbologia brasiliana

A inizio anno l’estetica Bloke Core aveva mostrato un nuovo volto del revival Y2K che anima le passerelle ormai da due anni, lontano da pance scoperte e graphic tee di dubbio gusto, espressione di quella tendenza inglese degli anni ‘10 portata in auge dal brit-rock e dall’ossessione per il calcio inglese. Oggi quell’'estetica effortless caratterizzata da maglie da calcio, jeans distressed e sneakers ha avuto un upgrade grazie al social network cinese da cui provengono, in fondo, le più disparate macrotendenze degli ultimi tempi. Tutto è iniziato con un tweet in cui si affermava che i trendsetter stavano flirtando con la combinazione di colori della bandiera brasiliana se non proprio con le maglie da calcio della nazionale, una teoria supportata da TikTok, dove l'hashtag  Brazilian Core ha raccolto più di 10 milioni di visualizzazioni, riproducendo principalmente street style femminili in un tripudio di giallo, verde e blu. 

Sebbene il Bloke e il Brazilian Core siano profondamente legati da una comune passione e matrice calcistica, il primo affonda le proprie radici nel thrifting, soprattutto delle jersey vintage che hanno iniziato hanno monopolizzato i Per Te degli appassionati di moda, mentre il secondo ha, per lo più, diffusione locale e si basa sul nazionalismo che lega i cittadini brasiliani in un momento storico cruciale per il paese. Secondo le affermazioni di Iza Dezon, ricercatrice specializzata in macrotrend comportamentali, riportate dalla rivista FFW, l'apprezzamento nostalgico dei simboli brasiliani nella moda è qualcosa di locale più che internazionale, una conseguenza estetica del desiderio di cambiare l'indirizzo politico della nazione: «tornare alla maglia del Brasile significa tornare all'atteggiamento di orgoglio nazionale di prima, nonostante l'attuale scenario politico.» In tal senso recentemente Nike ha lanciato la collezione di maglie della nazionale brasiliana con la campagna intitolata “Veste a Garra”, con protagonisti dello sport e idoli della cultura pop appartenenti a poli politici opposti. Come il giocatore Ronaldinho, che negli ultimi anni ha partecipato a diverse manifestazioni di destra e MC Hariel che, come Djonga, è totalmente contrario alle politiche del Presidente Bolsonaro. Sembra esserci una comune intenzione di depoliticizzazione dei colori della bandiera in tempo per la Qatar Cup, così come nelle intenzioni del movimento Broad Front for Democracy che, in collaborazione con il Brazilian Democratic Movement Party, ha organizzato manifestazioni in tutto il paese unendo le nuance verde, giallo, blu e bianco al rosso, colore associato storicamente alla sinistra in tutto il mondo.

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Sembra proprio che la tendenza esportata in Europa e negli Stati Uniti come l’ennesima estetica street che trae origine dall’ultimo thrift dalle bancarelle, dallo sportswear o da un acquisto d’impulso in un negozietto locale durante un viaggio di piacere a San Paolo, nasconda in realtà un significato ben più profondo. Persino il capellino da basket di Misci, il brand emergente del designer brasiliano Airon Martin, nei toni del verde e giallo con la scritta “Mátria Brasil” e al momento sold out ovunque, cela una riflessione sulla natura sfaccettata del paese, sulle sue radici rurali e su un comune desiderio di pace e unione. Dal 2019, Airon si è unito alla campagna spontanea di salvaguardia della simbologia brasiliana: «Quando metto la bandiera brasiliana accanto al rosso, è per generare questa riflessione e dare un’idea di equilibrio» ha raccontato lo stilista a FFW, alludendo anche al panorama calcistico quando afferma che «la maglia e la bandiera sono di tutti i brasiliani, indipendentemente dalla squadra che le indossa.» In fondo, per quanto il Brazilian Core nella sua declinazione Occidentale sia l'ennesimo trend sfoggiato dalle it-girl senza troppi retropensieri, indossare la Bandiera del Paese senza alcun secondo fine politico o ideologico si inserisce involontariamente nella battaglia quotidiana dei cittadini brasiliani stessi: riportare la bandiera a simboleggiare il Brasile e non un partito.