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La bolla delle sneaker sta per scoppiare?

Una riflessione sull'evoluzione della sneaker culture e della sua possibile fine

La bolla delle sneaker sta per scoppiare? Una riflessione sull'evoluzione della sneaker culture e della sua possibile fine

Nell'ultimo anno ci si è chiesti se la cultura delle sneaker stia volgendo al termine.
Lo scorso anno, dopo l’uscita delle sneakers Triple S da parte di Balenciaga, tutti sembravano voler saltare sul carro della sneaker con lo scopo di creare la nuova 'It-sneaker'. Le stagioni passate hanno visto una serie di designer insaziabili che hanno completato le loro collezioni di lusso con modelli di sneaker chunky, talvolta piuttosto strani, nella speranza di inserirsi meglio nel mercato. Louis Vuitton ha presentato la sua collezione con una versione della chunky sneaker, Gucci e Prada hanno adottato un design al neon. Alcuni di questi modelli si sono rivelati una miniera d’oro. Tuttavia c'erano marchi come Versace ed Escada che sembravano aver presentato la loro collezione sneaker semplicemente perché dovevano, senza pensare a design o praticità. È qui che è iniziato il problema: prima di questa moda, i marchi di lusso come questi non avrebbero mai pensato di far diventare le scarpe uno dei loro principali obbiettivi di marketing, a meno che fossero accompagnate dall'uscita di una capsule collection. 

"Quando ho visto che le sneakers sarebbero state una grande possibilità, ho iniziato a combattere per il progetto", ha detto il designer di Salvatore Ferragamo Paul Andrew, in una conferenza stampa all'inizio di quest'anno.
"...stiamo sicuramente investendo molto in questa categoria".

Questa sorta di competizione potrebbe essere una buona opportunità per i marchi come adidas o Nike, che tuttavia sono già in gioco, in quanto consentirebbe loro di vendere un prodotto ad un prezzo più elevato, aumentando il desiderio e la posizione all’interno del mercato. Questa particolare direzione ha anche contribuito ad ampliare la consapevolezza intorno alla cultura delle sneaker, settore secondario in un'industria da miliardi di dollari. Tuttavia, la partnership rischia anche di creare una saturazione nel mercato, che non permetterebbe la crescita dei consumatori effettivi. Il problema riguarda il breve e il lungo periodo: moltissimi consumatori stanno saltando sul treno delle sneaker e si potrebbe erroneamente ipotizzare che ci resteranno anche per per molto tempo, ma la moda contemporanea - e in particolare lo streetwear - vive di brevi momenti di tendenza.
Questo concetto è molto simile all’atteggiamento con le donne di quello che definiremmo un Casanova. Nel 2012, l'amore per le scarpe col tacco alto ti sarebbe costato, per un paio di Louboutin per esempio, circa 4000 dollari, ora che non sono più di tendenza, le stesse scarpe si possono trovare su ebay a meno della metà di quel prezzo, per non parlare della breve avventura dei berretti e occhiali da nerd.

Sembra che la nuova domanda dell'industria delle sneakers si sia in qualche modo adeguata alle aspettative dei veri sneakerhead.
Ad ogni modo, queste sono due cose che devono essere viste separatamente. Nella moda le cose passano non appena entrano in gioco, mentre l'occhio della community delle sneaker è indirizzato maggiormente su pezzi da collezione. Se temiamo che il nuovo ciclo della moda per le sneaker sia al tramonto, beh, alla luce di queste considerazioni, avremmo dovuto prevederlo. Tuttavia, così come l'industria ha influenzato positivamente il fenomeno, allo stesso modo questa relazione ha un impatto negativo. La bolla delle sneaker è contenuta all'interno della più grande bolla del mondo dello streetwear, e quando quella bolla interna deciderà di esplodere, potrebbe alleggerire quella più grande di qualche chilo. Ciò potrebbe comportare l'abbassamento della domanda del prodotto e forse anche la svalutazione del prodotto stesso.

Ciò non significa affatto che le sneaker spariranno, ma in questo caso potrebbe emergere un nuovo gruppo di sneaker, diverse e vendute con il loro valore reale, senza che i consumatori interessati possano cercare di guadagnare somme extra per ogni brand. Ciò potrebbe lentamente determinare l’abbassamento dei prezzi, rischiando si diminuire la domanda e il conseguente valore di mercato complessivo. Questa è solo una delle possibili conseguenze di quel che potrebbe provocare una crescita vertiginosa dell’attenzione al mondo sneaker. Se in futuro le cose andranno davvero male, l'industria delle sneaker potrebbe far compagnia alla triste morte di Vetements, scomparso dopo il picco di notorietà avuto nel 2015. Ora infatti i prezzi sono stati significativamente ridotti a causa delle scarse vendite. Non ci resta che sperare che, almeno per quanto riguarda le sneaker, non si giunga mai a quel punto.