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Incontri, destino, karma e culo, perché serve anche quello nella vita

Intervista a Ludovica Coscione

Nata a Napoli e cresciuta negli anni 2000, da perfetta late Gen Z Ludovica amava guardare "Gossip Girl" e "Glee". Ma non solo. «Il mio film preferito in assoluto è “The Truman Show” poi c’è “Matrix”, specialmente il primo. Non posso non citare “Notting Hill” perché una rom-com va sempre bene. Come serie tv “Friends” assolutamente, io continuo a guardarla e riguardarla poi “Truth to be told” e “The Morning Show”.» C’è anche un film cult degli anni 60 italiani che l’attrice ama. «Un personaggio che mi sarebbe piaciuto interpretare è Claudia in 8½ di Fellini, interpretata da Claudia Cardinale. Sono affezionata a Claudia e ho questo sogno per mille motivi che custodisco con me. Uno di questi è sicuramente legato a quello che entrambe abbiamo affrontato come attrici. 8½  è il primo film in cui Claudia non è stata doppiata, il primo in cui utilizza la sua voce. Io, come lei, ho dovuto imparare ad accettare il timbro di voce che ho, delle volte mi è stato fatto sembrare come problema e invece adesso ho imparato ad apprezzarlo, a esserne orgogliosa, è il mio timbro ed è autentico.» Ludovica Coscione sa quello che vuole e quello che si merita. 105 milioni di visualizzazioni su RaiPlay, 47 milioni di ore viste di cui 3,7 milioni di ascolto medio a device. Sì, stiamo parlando dei numeri della terza stagione di Mare Fuori. «Quello ricevuto non è il mio successo. È il successo della serie. Non ce lo aspettavamo, io non me l'aspettavo però sono otto anni che provo a fare questo mestiere, quindi in realtà sto raccogliendo quello che negli anni ho seminato. Però riconosco che è veramente niente, è solo l'inizio, quindi non so neanche se lo chiamerei successo. Le mie giornate non sono cambiate, ho solamente più occhi che mi guardano e che sono pronti a giudicarmi, nel bene o nel male.»

 

 

 

 

Incontri, destino, karma, treni persi, date cambiate, o culo, la vita è anche questo. «C’è un momento preciso in cui mi sono sentita al posto giusto nel momento giusto ed è stato qualche anno fa. Ero andata a Roma per vedere lo spettacolo teatrale di un mio amico. C'erano varie date tra cui potevo scegliere, io ne ho scelta una che inizialmente non doveva essere neanche quella. Bene, in quella data precisa mi sono ritrovata seduta accanto a quella che è la casting director di “Mare Fuori” Marita D'Elia. Marita mi ha riconosciuta perché avevo già fatto un provino con lei e mi ha detto “teniamoci in contatto perché voglio farti fare un provino per una nuova serie e secondo me sei adatta” Quindi lì è stato proprio quando dici “bucio di culo”, si può dire?» Ride. Ok il culo, la fortuna e gli astri ma la passione sicuramente aiuta. E no, non vogliamo parlare della scuola del merito che piace tanto in Italia, quella che se ti impegni, ce la fai per forza. Perché non la pensiamo così e non è così. Ed è per questo che - a volte - le valvole di sfogo ci salvano e ci ricordano che siamo unici, anche noi. «Ho tantissime passioni, la prima che mi viene in mente è la fotografia che mi ha trasmesso il mio papà, soprattutto scattare in pellicola, poi il biliardo perché ho ottant'anni dentro e ne vado fiera.»