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Rihanna for Dior

Sophistication is the way (or not?)

Rihanna for Dior  Sophistication is the way (or not?)

Siamo quasi a metà 2015 e potremmo già decretare la reginetta dell’anno: Rihanna.

Abbiamo smesso di parlare di lei da pochi giorni, dopo il Met Ball, e ci risiamo di nuovo.

Nel bene o nel male è sempre nei nostri pensieri, con la sua ultima apparizione aveva rubato la scena a tutte (ma proprio tutte) le partecipanti del red carpet del Met Gala, con un abito indimenticabile. Queen B sta ancora rosicando. Poi ha addirittura vinto la sfida del party e dell’after party, il suo successo facile non ci annoia mai.

E ora che sarà successo? A due mesi esatti dalle prime anticipazioni sono usciti gli scatti per la campagna FW15 di Dior con Riri, ovviamente. 

La notizia superficiale può sembrare banale, ma qui si infrange un nuovo record: dopo 64 anni di storia la Maison francese decide di scattare per la prima volta con una protagonista di colore. Ed era ora.

Il progetto di inserisce in Dior Secret Garden, una serie di microfilm bucolici ambientati a Versailles, con la fotografia di Steven Klein e lo styling di Mel Ottenberg. Quello di Rihanna sarà il IV episodio, si preannunciamo suggestioni tenebose, quasi gotiche.

Marion Cotillard e Jennifer Lawrence hanno fatto parte del progetto e rispecchiano completamente i canoni estetici di Dior, o meglio, quelli che potremmo idealizzare..ma Rihanna? È proprio qui la svolta, una figura potente e fuori dagli schemi riesce a ripercorrere con successo il mood del marchio. Si tratta proprio di un dare e avere. Dior e Riri hanno creato un’immagine miscellanea di forte impatto, una sinergia che funziona. Dior deve forse ampliare il proprio pubblico ed uscire dalle logiche del più classico bon ton? O Rihanna vuole dare una ripulita alla propria immagine?

Dopo aver visto la collezione Resort 2016 a Palais Bulles, possiamo assicurarvi che la direzione presa da Raf Simons è quella giusta.