Eredi Zucca presenta la sua prima collezione di fragranze Un ponte olfattivo tra tradizione milanese e contemporaneità
Eredi Zucca, emblema della tradizione barberica milanese, affonda le sue radici nel 1652, quando Carlo Antonio Zucca aprì la sua prima bottega nel cuore della città, trasformandola in un crocevia sociale tra rasature, cure mediche e confidenze nobiliari. Attraverso generazioni, da Giovanni con le sedie regolabili francesi nel Seicento, a Francesco durante l'occupazione napoleonica, fino a Giuseppe Enrico che introdusse innovazioni elettriche nei primi Novecento, il marchio ha intrecciato artigianato, innovazione e ruolo civico, resistendo a epidemie, rivoluzioni e bellezze epocali come quelle della Scala. Dopo essersi rilanciato nel XXI secolo come spazio-museo vivente e linea di grooming di lusso, Eredi Zucca onora questo patrimonio con un flagship store ultramoderno inaugurato nel 2025, preservando l'eccellenza italiana in un'era contemporanea. In questo solco, il brand debutta ora nel mondo della profumeria con una linea di otto eau de parfum che reinterpretano l'artigianato del grooming attraverso un prisma sensoriale, elevando i rituali delle botteghe milanesi con i loro effluvi di cuoio, tabacco e lavanda, a narrazione epica, intrecciando la storia della città con composizioni contemporanee che celebrano mecenati, geni artistici e visionari.
La collezione emerge dalla sinergia con quattro profiler di fama mondiale: Blaise Mautin, specialista in essenze su misura; Marie Urban LeFebvre, docente all'Isipca, epicentro della conoscenza profumiera; Nanako Ogi, talento di Givaudan; e Luca Maffei, maestro italiano eclettico. Le loro creazioni, strutturate su piramidi olfattive impeccabili, privilegiano materie prime di élite e processi etici, incarnando il credo del brand: eccellenza incondizionata e raffinatezza essenziale.
Le otto fragranze formano un mosaico coeso, dove ogni essenza cattura l'intimità delle barberie e le figure che hanno plasmato Milano, dai duca rinascimentali ai futuristi del Novecento. Racchiuse in flaconi di vetro cesellato con accenti in ottone, ornate da camei di personalità storiche, queste composizioni evocano dualità armoniose: Ludovico il Moro ispira un tabacco speziato su patchouli e geranio, Napoleone un vetiver imperioso con mirra e agrumi, Verdi un cuoio affumico intrecciato a legni e mughetto, Caravaggio un narciso ombroso di oud e gelsomino, Leonardo Da Vinci un incenso mistico con rosa e palo santo, Gian Galeazzo Visconti un rum suadente con ambra e chiodi di garofano, Manzoni spezie introspettive su note di iris e labdano e infine Marinetti una lavanda avanguardista con ambroxan e cedro. Insieme, tessono un arazzo olfattivo che fonde rinascita mistica, dramma operistico, conquista politica e slancio innovativo, trasformando il profumo in un rito moderno che unisce profondità emotiva a eleganza quotidiana.
Attraverso queste note, dal talco polveroso al sandalo avvolgente, dal fico verde al muschio persistente, la linea ricrea un paesaggio dell'anima, dove il chiacchiericcio delle confidenze si mescola al fruscio delle boiserie e al soffio balsamico della stanza. Eredi Zucca, così, non solo onora le sue origini milanesi, ma proietta il grooming verso un orizzonte di lusso intellettuale, disponibile in esclusiva al prezzo di 250 euro per 100 ml con il profumo dedicato a Leonardo Da Vinci che costerà invece 300 euro, come essenza di un patrimonio vivo e tangibile.