
Gli highlight delle sfilate della Milano Fashion Week Menswear FW25
Tra nomi nuovi e grandi ritorni

20 Gennaio 2025
Si è appena conclusa la prima settimana intensa del mese della moda, con la Milano Fashion Week Menswear dedicata alle collezioni FW25. Una settimana che, tuttavia, non è durata a lungo, considerando che molti grandi brand - come Gucci, Fendi e Moschino - hanno scelto di sfilare co-ed per tutto l’anno solare. Nonostante ciò, la vera eccellenza non si misura dalla quantità, ed è stato proprio questo il principale insegnamento di questa fashion week. Pochi show, ma di alta qualità, che sono riusciti a spaziare tra diverse modalità creative, segnando una pausa dalla stagnazione che aveva caratterizzato le scorse edizioni della settimana della moda milanese.
JORDANLUCA
Un inno all’amore, che sia romantico, platonico o legato alle proprie passioni. È quasi doveroso definire in questo modo la collezione FW25 di JORDANLUCA, culminata con un momento memorabile: alla fine della sfilata, tenutasi sabato, i due direttori creativi - Jordan Bower e Luca Marchetto - dopo 15 anni di relazione, hanno deciso di sposarsi. Una scelta che si riflette sia nel casting sia nel fil rouge dello show, dove, accanto a numerose nuove promesse del mondo della moda, sono apparsi anche amici e familiari dei due designer. Per quanto riguarda la collezione in sé, oltre all’onnipresente influenza punk che caratterizza il brand, si è notata una particolare attenzione allo stile british. Questo è emerso sia nei materiali, che celebrano le poche tessiture inglesi e scozzesi ancora esistenti, come Harris Tweed e Marton Mills, sia nella reinterpretazione di capi classici, come il montgomery, l’impermeabile in stile Barbour e il trench a doppia cintura. Per gli accessori, JORDANLUCA ha puntato su un mix deciso tra classicità e avanguardia, evidente soprattutto nel footwear: le nuove zeppe in shearling e pelle per la donna e l’interpretazione contemporanea delle Oxford flat da uomo, entrambe impreziosite da dettagli come il lucchetto e la chiave, rappresentano uno dei punti di forza della stagione. Che dire, è difficile non descrivere lo show di JORDANLUCA come uno dei più iconici di questa stagione.
Dolce & Gabbana

Su Dolce&Gabbana c’è poco da dire: tra il set-up e la collezione in sé, Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno riconfermato, ancora una volta, che il loro show è uno degli appuntamenti principali del calendario milanese. La collezione FW25, intitolata “Paparazzi”, trae ispirazione dal glamour senza tempo della vecchia Hollywood e dall’iconico film di Fellini La Dolce Vita. In tutta la sua essenza, è un’ode ai divi del cinema, che celebra i codici estetici di Dolce&Gabbana attraverso look che raccontano la vita degli attori, dagli albori del giorno fino alla notte fonda. La narrazione si sviluppa attraverso un gioco di contrasti tra la semplicità del layering quotidiano e l’eleganza sofisticata dell red carpet. Tra gli elementi distintivi della collezione spicca un uso moderno dello spinato, proposto sia in completi rilassati che in cappotti oversize, insieme a dettagli che evocano la Dolce Vita era, come le lunghissime pellicce dal sapore anni ’70. Non mancano i classici completi da serata, impreziositi da spille floreali, ispirate dagli anni ’40 e aggiungono un tocco nostalgico e raffinato alla collezione. Se la collezione uomo è stata così imponente, non ci resta che aspettare la sfilata womenswear a febbraio.
Saul Nash
La scorsa domenica Saul Nash ha fatto il suo gran debutto alla Milano Fashion Week, dopo un paio di collezioni presentate nel calendario di Londra. Il giovane direttore creativo fa parte di una grande sfilza di alumni della Central Saint Martins e un altrettanto lunga stirpe di vincitori dell’International Woolmark Prize, che ha ricevuto nel 2022. Con un approccio principalemente genderless, Saul Nash sta rivoluzionando il mondo dello sportswear e dell’athleisure, specialmente con la FW25 intolata “Methamorphosis”. Un inno al movimento, inteso come massima espressione di libertà, iIl filo conduttore della collezione è la ricerca continua di funzionalità e versatilità: tagli cinetici e materiali innovativi consentono di adattare ogni capo alle esigenze di chi lo indossa, senza sacrificare stile e comfort. Non stupisce, quindi, trovare pezzi come la giacca in denim Japanese Kaihara con stampa sfumata al laser, o il parka in nylon riciclato imbottito PRIMALOFT®, entrambi pensati per favorire la libertà di movimento. Culmine di questa visione è la capsule collection SLNSH, realizzata in partnership con lululemon e in uscita l’11 marzo, dove i confini tra abbigliamento sportivo e lifestyle si assottigliano ulteriormente. Come dichiarato dallo stesso Nash «Questi capi sono un invito a lasciarsi andare, a liberarsi dalle convenzioni per esplorare una nuova parte di sé».
Dhruv Kapoor
Dopo il suo debutto durante la Milano Fashion Week per la collezione SS25, Dhruv Kapoor è rapidamente diventato uno dei nomi emergenti più interessanti del calendario milanese. Con la collezione FW25-26, il designer ha saputo fondere magistralmente tradizione e innovazione, rendendo omaggio al ricco patrimonio sartoriale indiano. L’ispirazione nasce dall’idea di ritrovare le radici e rinnovare le connessioni, tema che si traduce in un perfetto equilibrio tra opulenza e minimalismo. Elementi iconici come il sari e i pantaloni dhoti sono stati rivisitati in chiave contemporanea, mentre una palette vibrante - che include smeraldo, blu elettrico e tonalità terrose come il verde henna - aggiunge profondità e dinamismo. I tessuti, tra cui cotoni texturizzati, denim ricamati e lane cotte, raccontano una storia di artigianalità e modernità. Nemmeno gli accessori passano inosservati: borse a mezzaluna e bauli in pelle artigianali si distinguono per dettagli ricamati e finiture pregiate, richiamando simboli della cultura visiva indiana. Distanziandosi dai codici tradizionali dei “giganti” milanesi, Dhruv Kapoor ogni stagione riesce a rendere Milano sempre di più un ponte comunicativo tra l’occidente e l’oriente.
Pronounce
Direttamente da Shanghai, è atterato per la prima volta a Milano Prononce, il brand di Yushan Li e Jun Zhou. Dopo una virale collaborazione con i Labubu, i peluche preferiti della moda, il brand ha presentato la collezione FW25 intitolata “Romantic Sharpness”. Una descrizione che può inizialmente sembrare un ossimoro, ma che viene rivelata tramite le forme e i materiali usati. Un viaggio tra «armi nascoste e guerrieri gentili», come li definisce il brand, dove immaginari di spadaccini e paesaggi desertici si intrecciano con un’estetica romantica. È da queste suggestioni che prende forma la collezione FW25, costruita attorno a elementi simbolici come la fune tridimensionale, lavorata e tessuta a mano, e l’idea di protezione tradotta in armature e conchiglie. Un racconto che si dipana attraverso capi in lana e cashmere su misura, Mao Suits contemporanei e completi in maglia, impreziositi da bottoni in pietre naturali (Giada Bianca, Agata Grigia, Occhio di Tigre, Obsidiana Nera, Cristallo di Rocca) che ne esaltano l’artigianalità. Per quanto riguarda gli accessori, la collaborazione con l’artista Lu Zheng ha dato vita a una borsa concettuale dalla forma arrotondata in legno, mentre il team creativo 998E ha realizzato occhiali da sole con forme non-convezionali. La colonna sonora dello show, curata dagli artisti Zheng Ke, 1334 e Jie Shi, accompagna un’atmosfera che parla di contrasti.
Magliano
Senza quasi alcun dubbio, lo show di Magliano è tra i migliori della stagione. Un mix edonistico tra il panorama del Mar Mediterraneo e la cultura techno, evocato soprattutto dai toni freddi che attraversano tutti i 35 look in passerella. Un’estetica che invita a un viaggio immaginario lungo il confine adriatico, sospeso tra l’umido invernale e il sudore di una notte trascorsa in pista. Il capovolgimento dei canoni sartoriali è il cuore della collezione, dove l’intimo diventa primo strato visibile: giacche in coste di cotone, pantaloni in mohair trasparenti e capispalla imbottiti in crepe-de-chine si alternano in un gioco di pesi e volumi che aspira al nudo senza compromessi. Anche gli accessori riflettono questa audacia, come la borsa speciale creata con Medea, che reinterpreta l’abbigliamento intimo con un tocco estremamente provocatorio, in prefetta riga con il DNA di Magliano. La brillantezza vissuta della maglieria decorata da cristalli Swarovski e i gioielli che sembrano reperti spiaggiati completano una collezione che parla di rovine, ricordi e mitologie perdute.