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Il mercato nero degli inviti per i fashion show

Alla Paris Fashion Week, gli eventi più esclusivi aprono le porte anche a chi porta abbastanza contanti

Il mercato nero degli inviti per i fashion show  Alla Paris Fashion Week, gli eventi più esclusivi aprono le porte anche a chi porta abbastanza contanti

Attendere le sfilate di moda più seguite oggi è un mestiere riservato a giornalisti, a influencer, e ai buyer a cui è stato recapitato l’invito in ufficio. Non si possono comprare i biglietti perché non esistono, e a volte non si può neanche passare il codice QR ad amici e conoscenti - i pr dei brand più esclusivi controllano le carte d’identità prima di ammetterti all'interno della loro venue. Secondo quanto emerso durante la Paris Fashion Week corrente, però, esistono casi in cui avere abbastanza contanti può aiutarti a posare il fondoschiena in front row, accanto a top model e personaggi di spicco della pop culture, senza il bisogno di avere una carriera nella fashion industry. Martedì mattina, alla vigilia degli show di Peter Do e di Saint Laurent, il fashion editor Louis Pisano ha condiviso su Twitter - il suo account sull’app conta più di 30mila follower - lo screenshot di una storia Instagram per gli amici stretti, a sua volta pubblicata dal manager di VIC (Very Important Client) di una rinomata maison di moda. Sulle note del telefono, questo insider di cui non sappiamo ancora il nome ha elencato gli eventi, gli after party e le sfilate a cui avrebbe potuto far accedere chiunque lo avesse contattato, previo pagamento in nero. «A very lucrative side hustle I’m told» ha aggiunto Pisano in descrizione. 

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Il post di Pisano ha suscitato inevitabile scalpore su Twitter, eppure questo business esiste da tempo. Forse spinto dall’impennata di engagement che ha ricevuto l'account del fashion editor dopo il post di martedì, anche il social media creator BryanBoy ha condiviso su Twitter una lista di accrediti per sfilate di moda, screenshot di un documento Google risalente ad una Paris Fashion Week passata. Vuoi partecipare alla sfilata di Schiaparelli o di Loewe$3,800; Valentino, Balenciaga, Saint Laurent, o Dior? Fino a $6,200. La lista di show e after party messi all’asta al maggiore offerente da questo manager noncurante sembra interminabile, una vendita per adesso anonima che mescola il mondo del calcio-scommesse con quello del fruttivendolo, offrendo pass gratuiti al prezzo di un affitto immobiliare. «It’s a shady operation» ha spiegato l’influencer a proposito della vendita di questi accrediti, sottinitendendo che si tratta di un processo sottobanco, di cui sono a conoscenza poche persone - almeno fino a ieri. «Basically rich people pay these folks and they bribe people from within, either in fashion houses or PRs, or security, to give them an official invite and/or smuggling them in.» 

Per gli studenti di moda che hanno bisogno di ispirazione o che più semplicemente vogliono vedere dal vivo lo show del loro designer preferito, oltrepassare il muro di pr che blocca l’ingresso ai golden gate della fashion week è un gioco da ragazzi. Per capire come si fa, basta chiederlo ad un qualunque studente di moda che in queste settimane si sta aggirando per le strade principali delle capitali della moda, aspettando il momento giusto per inserirsi nel flusso di ospiti che si riversano all’interno delle presentazioni. «Mentre il pr gira le spalle e fa due chiacchiere con un invitato, ti infili e sei dentro» ci ha spiegato uno di loro fuori da durante London Fashion Week, «penso che gli faccia anche piacere avere tanta gente allo show.» Imbucarsi a questi eventi è diventato persino un lavoro a tempo pieno per Saint Lèon, il TikToker che diverte i suoi follower raccontando di tutte le volte in cui è riuscito a fingersi un invitato alla fashion week, come quella volta in cui si è ritrovato backstage alla presentazione di Yeezy, affianco a Kanye. A differenza delle imbucate di Saint Lèon e degli studenti di design, scaturite da un amore veritiero per il mondo della moda - o almeno si spera - gli accrediti venduti sotto banco nei retroscena dell'event planning prescindono da qualsiasi interesse artistico, anzi riflettono amaramente il vero valore della fama di chi non ha nulla da offrire, se non le mazzette.