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La Francia è sempre più sostenibile

Il Paese è leader europeo nella legislazione sulla sostenibilità

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Giovedì il Parlamento europeo ha adottato una serie di iniziative volte a rendere i prodotti tessili venduti nell'UE più sostenibili e più facili da riutilizzare, riparare e riciclare. Oltre ad affrontare i problemi della catena di approvvigionamento, nell'ottica di un miglioramento ambientale quanto umano, l'UE si concentra anche sui consumatori attraverso misure finalizzate ad aiutarli ad essere più informati e fare scelte più responsabili ed etiche. E, sebbene le principali normative siano definite nelle direttive dell'UE, alcuni Paesi più di altri si stanno posizionando come leader europei nella legislazione sulla sostenibilità. Il miglior esempio, ad oggi, resta il sistema francese. Il 1° gennaio 2007, la Francia ha introdotto l"EPR" per i prodotti tessili, la biancheria per la casa e le calzature. A partire da quest'anno, i produttori, gli importatori e qualsiasi altro operatore commerciale dovranno mettere a disposizione dei consumatori, al momento dell'acquisto, una "scheda prodotto delle qualità e delle caratteristiche ambientali", facilmente accessibile, sia attraverso un motore di ricerca che su una pagina specifica o un sito web. Attraverso l'implementazione dell'EPR, il Paese mira a cambiare l'intero ciclo di vita dei prodotti di moda, dalla progettazione al post-consumo. 

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La Francia incoraggia inoltre gli stilisti e i produttori di moda ad adottare pratiche sostenibili fin dalla fase di progettazione attraverso l'utilizzo di materiali ecologici, la riduzione del consumo energetico durante la produzione e l'applicazione di strategie per ridurre al minimo la produzione di rifiuti. Incorporando i principi sostenibili nel processo di ideazione, il Paese mira a creare articoli di moda che siano allo stesso tempo esteticamente attraenti e rispettosi dell'ambiente. Un aspetto fondamentale dell'EPR nel settore della moda è la gestione dei rifiuti post-consumo, attraverso l'implementazione di sistemi di raccolta e riciclaggio che consentano ai consumatori di restituire gli abiti e gli accessori usati. Questo facilita il riciclo o l'upcycling dei materiali, riducendo la quantità di rifiuti della moda inviati in discarica. Inoltre, il Paese incoraggia lo sviluppo di tecnologie di riciclaggio innovative per trattare efficacemente le diverse composizioni tessili.

L'attenzione della Francia per l'EPR nel settore della moda ha prodotto una serie di risultati positivi. I marchi di moda sostenibili stanno guadagnando importanza e i consumatori sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale delle loro decisioni di acquisto. L'adozione di modelli commerciali circolari e la crescita del second hand stanno contribuendo a ridurre l'impronta di carbonio complessiva del settore e il consumo di risorse. In futuro si prevede che il governo, in collaborazione con gli operatori del settore come l'organizzazione ecologica Refashion, continui a perfezionare le normative e a fissare obiettivi di sostenibilità ambiziosi. Gli investimenti in ricerca e sviluppo stimoleranno l'innovazione, portando alla diffusione di materiali ecocompatibili, tecnologie di riciclo avanzate e processi produttivi sostenibili. Inoltre, un'attenzione particolare all'educazione dei consumatori e alle campagne di sensibilizzazione incoraggerà abitudini di consumo responsabili e sosterrà la crescita di una comunità della moda più consapevole.

L'industria della moda francese ha abbracciato i principi della responsabilità estesa del produttore per molti anni, facendo da apripista nell'Unione Europea. Integrando pratiche ecologiche nel design e nella produzione, migliorando la gestione dei rifiuti e il riciclaggio e incoraggiando la collaborazione all'interno dell'industria, il Paese sta guidando un cambiamento positivo. Grazie a questi sforzi, la Francia mira a creare un ecosistema della moda che incoraggi il consumo responsabile, riduca al minimo i rifiuti e contribuisca alla transizione globale verso un futuro più sostenibile. Il Paese è all'avanguardia e altre nazioni possono imparare dalle sue iniziative EPR per costruire un'industria della moda che armonizzi stile, etica e protezione dell'ambiente. I Paesi Bassi stanno già seguendo l'esempio.