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L'estetica dei rapper napoletani sotto il segno di Carrera

Dai Co-Sang a Enzo Dong con indosso gli occhiali dalla forma a goccia

L'estetica dei rapper napoletani sotto il segno di Carrera Dai Co-Sang a Enzo Dong con indosso gli occhiali dalla forma a goccia

Napoli è cambiata e il rap con lei. Sembra passata una vita da quando la vecchia guardia - quella dei Co-Sang, Lucariello, i Fuossera - che riproduceva fedelmente i video della scuola americana, con i palazzoni dei quartieri popolari del rione indistinguibili dai blocchi di cemento del Bronx. Erano gli anni delle varsity di pelle quattro taglie più grandi, del cappellino rigorosamente con la visiera al contrario, dei boxer più in vista possibile e delle Air Max. Per la prima volta un nuovo genere, in contrasto con la tradizione neomelodica che aveva reso Napoli celebre nel mondo, si affacciava sulla scena pronto a rappresentare una generazione senza tuttavia cambiare lingua d’adozione. 

Oggi il rap, quello di Enzo DongSLF e in senso lato anche di Liberato, si arricchisce di crossover e contaminazioni, sia linguistiche che sonore, in un panorama musicale mutato che si veste, anche, di abiti nuovi. Dall’estetica baggy che ha caratterizzato tutta la scena hip hop degli anni ‘90, sia italiana che internazionale, ad un ritrovato interesse per i brand di lusso, che strizza sempre l’occhio allo streetwear, ma è anche capace di spaziare con reference anni ‘80, da Palm Angels, Dsquared e Giuseppe Zanotti, ma anche Gucci e Ferragamo. Collane d’oro e occhiali da sole al chiuso, catene di brillanti e Triple S Balenciaga, ma anche pantaloni sartoriali e camicie che guardano all’estetica flower boy, agli hipster di nuova generazione. Un must, una costante che ha saputo dare continuità all’estetica dei rapper partenopei nel corso degli anni, unificando sapientemente i cambiamenti di mode e tendenze, sono gli occhiali Carrera.

Con la caratteristica forma a goccia che richiama gli occhiali usati dagli aviatori degli anni ‘60 e allo stesso tempo la coolness di Miami Vice e Giorgio Moroder degli anni ‘80, i Carrera hanno saputo riunire intere generazioni, dai Millennial alla Gen Z, trasmettendo un fascino senza tempo. Un accessorio indossato da icone sportive come Gilles Villeneuve, Niki Lauda, Gerhard Berger, Jenson Button, fino alle star della musica e ai divi di Hollywood - Brad Pitt, Leonardo DiCaprio, Halle Berry, Rihanna, Kylie Minogue, Justin Timberlake, Michael Stipe, Jessica Alba. Il modello preferito dei villain in film come Gli Spericolati (“Down Hill Racer”, 1969) con Robert Redford, sino ad Al Pacino in Scarface e Sylvester Stallone in Cobra. Dall’estetica dei renegade, dall’ideale di un lusso ostentato e peccaminoso, i Carrera diventano l’accessorio preferito dei Rapper, in grado di riprodurre tutta l'opulenza di un ideale di vita vissuta al limite, da Hey Daddy (Daddy’s Home) di Usher sino a Stronger di Kanye West, per poi restare cristallizzato nell’estetica dei rapper napoletani. Non fanno eccezione le collezioni Signature e Flag, due modi di reinterpretare le forma classiche di Carrera attraverso un perfetto connubio tra forme classiche e artigianalità senza dimenticare il carattere più streetweat che ha reso gli occhiali del brand un must per la scena rap napoletana e non solo.