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I migliori occhiali visti alle Olimpiadi

Dagli Oakley indossati da Mutaz Essa Barshim fino a quelli in stile Doc Brown

I migliori occhiali visti alle Olimpiadi Dagli Oakley indossati da Mutaz Essa Barshim fino a quelli in stile Doc Brown

Record, medaglie e sport. Sono sicuramente queste le prime tre parole che verrebbero in mente pensando alle Olimpiadi, evento sportivo per eccellenza che però nasconde un lato nascosto capace di unirsi al mondo della moda nel modo più insospettabile. Tra le centinaia di foto viste in questi giorni, tra vincitori e sconfitti, festeggiamenti e delusioni, è impossibile non notare gli occhiali indossati da atleti ed atlete durante le loro performance olimpiche. Ben più di una semplice necessità dettata dall'impegno sportivo, ma un vero e proprio accessorio con un carattere a sé capace di trasformare l'atleta quasi in un cyborg.

Oakley Sutro

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€156.00
Oakley  Radar® EV Path®

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€237.00
Oakley Sutro S

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€156.00
Oakley Kato

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€270.00

Ovviamente è Oakley a farla da padrone, imponendosi come brand protagonista assoluto delle Olimpiadi. Non solo il Team USA, ma anche l'inglese Georgia Taylor-Brown, il velocista canadese Andre De Grasse e il neo oro nel salto in alto Mutaz Essa Barshim hanno sfoggiato alcuni modelli del brand americano, su tutti i Kato e i Sutro. Nel tiro al volo domina invece l'italiana DE.LA.RO, indossata anche dall'atleta libanese Ray Bassil e riconoscibili per l'enorme branding che spicca sulle parti laterali. Discorso a parte per Raven Saunders, l'atleta americana argento per il getto del peso salita agli onori della cronaca anche per il suo look fatto di una maschera di Joker accompagnata da un paio di occhiali che somigliano decisamente a quelli indossati da Doc Brown in Ritorno al Futuro.

Se le forme aerodinamiche sono pensate per aiutare gli atleti durante le competizioni, spesso i look eccessivi di molti occhiali sembrano essere diventati il minimo comun denominatore nella scelta finale. Mai come in questi giorni ci siamo accorti di come gli accessori, gioielli compresi, hanno iniziato ad assumere un nuovo significato nel linguaggio e nell'estetica degli atleti impegnati a Tokyo. Loro, contrariamente a molti colleghi di altri sport, vivono il piccolo privilegio di poter gareggiare con accessori di qualsiasi tipo, contribuendo alla creazione di look riconoscibili che rendono atleti incredibili ancora più vicini a delle creature mitologiche.