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Let's an-Aesthetize our heads avec Maison Michel

Let's an-Aesthetize our heads avec Maison Michel

Non so perché, ma ogni volta che penso alla Francia al genere neutro, nella testa risuona sempre il solito motivetto: “Voulez vous coucher avec moi, ce soir...” 

La cultura d'oltralpe assume delle caratteristiche che sfumano al nostro immaginario come un profumo ed inebriano le nostre menti come se plagiate da un'essenza sinuosa. Francia al genere neutro è patria dell'allure, della nuit, dell'odore del sesso, del bondage, del camouflage. Francia al genere neutro è donna, con il suo maquillage di intrighi ben celati da una veletta. Quando la consapevolezza di sé si consolida nell'essere e spinge la vanità, suo strato più esteriore, a dar sfogo alle sue esigenze, l'Allure si sprigiona non in odore, ma in ormone. Lo sfoggio della persona diviene esigenza dell'anima che parte dal corpo, dal capo, dal cappello. Lo chapeau diviene simbolo di un'esteriorità che non è vana,  è vanità, quindi espressione della personalità. Questa è l'estetica che io leggo alla base di una creazione Maison Michel. Fiore all'occhiello della manifattura cappellaia francese dal 1936, che si muove sotto l'egida di Chanel, avendo come direttrice artistica Letitita Crahay, già responsabile accessori della marchio delle due C. Un Atelier d'Art selezionato come Entreprise du Patrimone Vivant, tra i simboli dell'artigianato francese.

La collezione S/S 2012 ci propone cappelli, velette ed accessori da capo che spaziano dall'elegante al gotico, dal raffinato all'impertinente, con continui voli pindarici in stoffa. La donna che indossa Maison Michel si pone al centro di un palcoscenico di quotidianità ed interpreta al meglio quel doppio senso cinematografico di cui è pregna questa collezione. Così un'erede al trono può rivestire i panni della più pop delle eroine contemporanee, indossando un tamburino con delle orecchie di gatto, fucsia magari di satin, con pois in feltro sparsi, come il modello Babi Yoko. Una peccatrice può sentirsi un po' cocotte un po' una Lucia manzoniana indossando una delle velette di pizzo. Un semplice chignon può assumere tinte masochiste con la pettinessa Sanaa ricoperta di borchie, meglio se indossata a mo' di corona di spine. Un carnevale della vita, ecco cosa ci offre Maison Michel, per meglio interpretare gli umori del mattino. 

An-Estetizzatevi madames... e fatelo di brutto! 

 

I can't find a reason, but whenever I think about France in its neuter gender, the same lilt fills my mind: “Voules vous coucher avec moi ce soir...”

The transalpine culture presents itself through features that fade in our imagination like a perfume and inebriate our mind just as we were seduced by a sinuous essence. France in its neuter gender is the land de l'Allure, de la Nuite, of the odour of sex, of the bondage, du camouflage. France in its neuter gender is Femme, with all her maquillage of intrigues well hidden behind a veil. Once the awareness of the self is strengthened in the mind and spurs vanity, its most external stratum, to relieve its feelings, l'Allure is released not in odour, but in hormone. Our mind is compelled to flaunt itself  starting from the body, from the head, form the hat. Le chapeau becomes the symbol of an outwardness that is not vane, is vanity, thus expression of the self. This is the aesthetics that I read in a creation of Maison Michel. Flagship company for the French manufacture of hats since 1936, it creates under the aegis of Chanel having as artistic director Letitia Crahay, jewels and accessories designer for the maison of the double C. An Atelier d'Art highlighted as Entreprise du Partimone Vivant, a symbol of the French handcraft. 

The collection SS 2012 offers us hats, veils and head-accessories that range from elegant to gothic, from refined to impertinent, with continuous Pindaric flights in fabric. La Femme that wears Maison Michel becomes the protagonist of the theatre of her life and performs magnificently the double cinematic sense that permeates this collection. Thus a heir to the throne can play the role of the most pop among our contemporary heroines, wearing the lace-covered cap with dainty cat ears, fuchsia in satin, covered with black felt dots, just as the model Baby Yoko. A sinner lady may feel a half way through a courtesan and Elisabeth Bennet wearing one of the lace veils. A simple chignon may be enriched with masochist allusions wearing the studded hair-comb, just like the model Sanaa. A carnival of life, this is what Maison Michel does offer to us, to better interpret the moods of the day. 

Do an-Aesthetize your heads madames avec Maison Michel!