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Il Burning Man è stato cancellato per la prima volta

Quest'anno Black Rock City verrà costruita solo online

Il Burning Man è stato cancellato per la prima volta Quest'anno Black Rock City verrà costruita solo online

Il Burning Man si trasferisce online. L'edizione 2020 dell'antenato di tutti i festival musicali nel mondo - fondato nel 1986 a Baker Beach, San Francisco ma diventato famoso dopo il trasferimento a Black Rock City, in Nevada dal 1991 - non è stato cancellato, ma si farà sul web. Sono tantissimi, infatti, i festival e gli eventi (musicali e non) previsti per i prossimi mesi che sono stati rimandati o cancellati, a partire dal MET Gala fino al Festival di Cannes, a causa della diffusione su scala globale del Coronavirus

"Non sono qui per dirvi che lo stiamo cancellando", ha detto la CEO dell'organizzazione no profit che sovrintende al Burning Man, Marian Goodell, "ma per dirvi che vi stiamo invitando a un Burning Man virtuale. Black Rock City 2020 è nel multiverso." Il Burning Man è una pietra miliare della storia dei festival: parodiato anche in un episodio de I Simpson (episodio 7, stagione 26), nel 1998 ha addirittura inventato i doodle di Google, quando il suo logo venne posizionato dietro la "O" per informare gli utenti che lo staff era fuori ufficio perché stava partecipando al festival.

Ogni anno, la fine della Pasqua coincide normalmente con l'inizio della stagione dei festival (dal Sonar di Barcellona allo Sziget a Budapest). Ma quest'anno, almeno per il momento, parecchi di questi festival sono "in sospeso" a causa del Coronavirus. Il caso più eclatante è quello del Festival di Cannes, inizialmente previsto dal 12-23 maggio, per adesso rimandato a data da destinarsi (il direttore Thierry Fremaux ha parlato di giugno, ma sembra abbastanza improbabile).

Tra gli altri festival rimandati o cancellati, si segnalano:

  • L'Ultra Music Festival di Miami (20-22 marzo), rimandato al 2021.
  • Il PaleyFest, il festival di televisione di Los Angeles previsto per marzo. Cancellato.
  • Il Coachella, previsto per aprile con artisti come Frank Ocean e Travis Scott, rimandato a ottobre.
  • L'annuale serie di conferenze TED, prevista per il 20-24 aprile a Vancouver, sta decidendo se trasformarsi in un evento esclusivamente online o se essere posticipata a luglio.
  • Netflix is a Joke Fest (27 aprile - 3 maggio), il primo festival di comedy di casa Netflix a Los Angeles. Rimandato.
  • Hot Docs (30 aprile - 10 maggio), il più grande festival di cinema documentario del Nord America, che si tiene ogni anno a Toronto. Rimandato.
  • E3, la più grande fiera di videogame prevista per giugno, sostituita da una "online experience".
  • Il Firefly Music Festival (8-21 giugno) è stato cancellato.
  • Glastonbury 2020, previsto dal 24 al 28 giugno a Glastonbury, nel Regno Unito. Annullato.
  • Il Summerfest, il "festival più grande del mondo", (24 giugno-5 luglio) è stato rimandato dal ai primi 3 weekend di settembre.
  • Il Tomorrowland previsto per marzo in Francia è stato ovviamente cancellato, mentre non ci sono ancora state dichiarazioni ufficiali sulla sorte della sua edizione estiva in Belgio, prevista per luglio.
  • Il Tribeca Film Festival di New York, fondato nel 2001 da Robert De Niro e previsto per il 19 agosto. Rimandato.
  • Non ci sono notizie, invece, sulla Mostra del Cinema di Venezia. La manifestazione è prevista per il 2-12 settembre 2020, come sempre sul Lido di Venezia, ma resta da vedere se per allora sarà possibile l'aggregazione in spazi fisici. Per il momento, nessuno si è ancora azzardato a fare comunicazioni ufficiali.

Per tutti coloro a cui mancherà la stagione dei festival, il Coachella ha caricato su YouTube il documentario sulla sua storia: Coachella: 20 Years in the Desert, featuring Travis Scott, Billie Eilish, Daft Punk, Madonna, Radiohead, Beck, The White Stripes, LCD Soundsystem, Rage Against the Machine e molti altri. Il film può essere recuperato su YouTube gratis, in qualsiasi momento. Almeno una buona notizia.