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Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata

Nei momenti più difficili, l’essere umano si rivolge spesso a due delle poche cose che non potranno mai essergli tolte: la connessione umana e la creazione. È così che, in omaggio a questi due valori fondamentali, nasce oggi la collaborazione tra Trashy Clothing e Olive Odyssey, due protagonisti importanti della scena creativa palestinese, in un tributo alla Terra Santa, alla sua storia e alla ricchezza che le sue terre continuano a offrire. Un’unione nata sotto forma di una bottiglia in edizione limitata di olio d’oliva Rumi biologico certificato e proveniente da Anza, vicino a Jenin in Palestina, in un incontro tra moda e gastronomia, collegando la coltivazione alla creazione e mettendo in luce i legami tra persone, luoghi ed espressione creativa.

Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata | Image 592609
Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata | Image 592604
Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata | Image 592605
Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata | Image 592606
Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata | Image 592608
Trashy clothing e Olive Odyssey collaborano in un'ode alla Palestina e al suo artigianato Sotto la forma di una bottiglia di olio d'oliva inedita e in edizione limitata | Image 592607

Oltre alla sua splendida bottiglia decorata con un’etichetta che mostra un pezzo ricamato a mano da un team di ricamatrici del campo di Gaza a Jerash, l’olio si distingue soprattutto per la sua limpidezza, il sapore verde brillante e l’intensità tipica delle olive Rumi raccolte all’inizio della stagione. La campagna, fotografata da Omar Sha3, mette in scena il “Bahhar”, il marinaio palestinese, figura che simboleggia il viaggio ma soprattutto la narrazione, la condivisione di storie attraverso terre e mari, rappresentando così il percorso compiuto dall’olio d’oliva, dalla terra del villaggio fino alle mani del pubblico in tutto il mondo. Sostenuta dal tocco “anti-lusso di lusso” di Trashy Clothing e da quello gastronomico di Olive Odyssey, la collaborazione celebra il saper fare, l’artigianato e anche l’agricoltura della Palestina in un racconto unico «plasmato dalla terra, dal lavoro e dalla memoria condivisa». Il progetto è già disponibile sui siti di Trashy Clothing e Olive Odyssey, proprio in tempo per le festività e come idea regalo last-minute da mettere sotto l’albero.