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Il ritorno di Lonsdale grazie a JordanLuca

Tra apocalisse, stivali cowboy e underwear Lonsdale

Il ritorno di Lonsdale grazie a JordanLuca Tra apocalisse, stivali cowboy e underwear Lonsdale

Jordan Bowen, londinese di nascita, e Luca Marchetto, da Bolzano, si sono conosciuti una decina d’anni fa al Joiners Arms, leggendario locale non più esistente. Nel 2018 fondano il loro brand di moda, JordanLuca, puntando sul menswear per poi inglobare anche il womenswear, in una brand identity può essere riassunta con le loro stesse parole: «La mascolinità che raccontiamo è la nostra storia, la nostra relazione, la nostra vita. Di sicuro dentro ci sono il Regno Unito e l’Italia. C’è un contrasto tra l’approccio inglese e quello italiano. Mettiamo insieme questi due bagagli culturali, con idee che all’inizio non hanno senso sulla carta, perché sono uno scontro più che una fusione, e ci lavoriamo  dandogli una forma» come avevano dichiarato in un’intervista.

Per la loro collezione FW23, Jordan Bowen e Luca Marchetto hanno deciso di esplorare il concetto dell’incertezza caotica partendo dal tema dell’Armageddon, il Giudizio finale. Da qui la scelta di strutturare una riflessione sull’abbigliamento che ha puntato sulla neutralizzazione delle categorie del maschil e del femminile - «i capi sono le persone» hanno spiegato i designer del brand. Il corpo e le silhouette vengono rimontati e smontati in un gioco di: giacche e cappotti prolungano la figura in avanti, il denim presenta strascichi sul retro e le hoodie vengono girate sottosopra  e stampate con fate digitali. E poi gonne, abiti in sete stampate, tessuti con plissettatura con effetto grezzo  e stivali cowboy. Sul finire, l’effetto nostalgia trova una chiave di lettura con la presentazione della collaborazione con Lonsdale, con cui il brand condivide la vibe londinese: il logo del brand nato a Londra negli anni ’60 e specializzato nell’abbigliamento da pugilato viene reinterpretato in una capsule collection fatta di underwear, pantaloni-jogging  e pezzi d’archivio. In effetti, fin dalle origini negli anni '60, quando il movimento non era politicizzato, gli Skinhead hanno sempre utilizzato Lonsdale, attraverso le loro radici che evolvevano dal movimento Mod, da cui lo skinhead deriva direttamente. Lo skinhead quindi, evolvendo dal mod, conservò molte caratteristiche stilistiche tipiche del movimento in questione, come appunto alcuni abiti firmati Lonsdale, tra cui il famoso harrington.

La collaborazione tra JordanLuca e Lonsdale riflette quindi sul sesso in senso lato soprattutto grazie alla feticizzazione del brand da parte delle sottoculture britanniche e nella comunità queer che si è riappropriata dello stereotipo Y2K. «C'è una somiglianza, una sorta di esposizione dell'abbigliamento maschile nello stile di Lonsdale. Ci sono interessanti analogie anche per quanto riguarda la mascolinità e il carattere sovversivo di entrambe le idee. C'è una comunanza. C'è l'iper mascolinità. Per quanto Lonsdale voglia allontanarsi dagli stereotipi, credo che dobbiamo anche accettarlo per quello che è. Renderlo sexy. Sappiamo che è feticizzato ed è una cosa divertente. Anche se siamo agli estremi all’interno dello spettro della moda, c'è qualcosa di profondamente reale in quel tipo di uomo. E poi aggiungerlo a una collezione di abbigliamento femminile è stato davvero divertente» hanno raccontato i due designer a Hypebeast. Dalle sue radici legate al mondo dello sportswear alla diffusione mondiale - basti pensare alla visibilità raggiunta grazie a pugili quali Mike Tyson, Henry Cooper, Muhammad Ali, Lennox Lewis - l'immaginario estetico di Lonsdale è stato recentemente recuperato da celebreties come Bella Hadid, campionessa senza pari quando si tratta di ripescare trend e brand appartenenti al passato. Questa collaborazione, dunque, rientra in un discorso più ampio in cui il Y2K mostra nuovamente il suo potenziale narrativo.