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Cosa sta succedendo tra Kanye West e il Gruppo Kering?

Tre indizi fanno una prova

Cosa sta succedendo tra Kanye West e il Gruppo Kering? Tre indizi fanno una prova

Mai come negli ultimi mesi i nomi di Kanye West e Nike hanno mosso pareri e umori della comunity streetwear riportando l'attenzione su un possibile ritorno di fiamma tra le due parti. Dai calzini del brand di Beaverton a qualche apprezzamento di troppo per le sneaker Nike, la fiamma della speranza per un ritorno delle Air Yeezy sembra essersi riaccesa dopo la burrascosa rottura tra Kanye e Nike del 2013. Nonostante le speranza di alcuni fan (il contratto con adidas scadrà comunque nel 2026), mentre ci distraeva con paio di Nike Vandal High Terminator Kanye West si faceva nuovamente largo nel fashion system disegnando un futuro che potrebbe vederlo vicino come non mai al Gruppo Kering. Complice la recente scalata di Virgil Abloh in LVMH, le ultime mosse del rapper di Chicago non sembrano casuali ma anzi, sembrano voler rinvigorire nuovamente legami e amicizie che da sempre legano West ad alcune figure chiave della moda.

Che vi piaccia o meno, il peso di Kanye West nella fashion industry è notevole: lo testimoniano le sue amicizie (da Vanessa Friedman ad Anna Wintour, fino a Demna Gvasalia e ovviamente Virgil Abloh) ma soprattutto la sua ormai costante presenza nei posti che contano, che siano sfilate o happening mondani. Lo scorso ottobre era tra gli invitati del fashion show di Bottega Veneta a Londra, mentre poche settimane fa lo abbiamo visto in prima fila alla sfilata Haute Couture di Balenciaga. Negli ultimi giorni, complice l'uscita di Donda, Kanye non ha disdegnato item di brand appartenenti ancora una volta al Gruppo Kering, protagonisti di uno dei primi post su Instagram di Ye dopo mesi di silenzio. Come ha notato HFT, la presenza di Bottega Veneta e Saint Laurent (oltre al già citato Balenciaga) negli ultimi fit di Kanye potrebbe far supporre un accordo in essere o in dirittura d'arrivo tra Pinault e West per un progetto difficile da immaginare.

Oltre al suo impegno pluriennale con GAP, il rapper potrebbe contare sull'appoggio di Kering per il lancio di una nuova collezione Yeezy, ferma alla Season 8 e vista l'ultima volta lo scorso anno a Parigi, dando vita a una piccola rivincita con LVMH e a quell'accordo sfumato che nel 2016 costrinse Kanye a non distribuire la Season 2 di Yeezy nella sua totalità. 

Un'ipotesi ancora più fantasiosa è quella che vedrebbe Kanye West come futuro candidato al ruolo di Direttore Creativo di uno dei brand del Gruppo Kering, ripercorrendo così le orme del suo allievo e amico Virgil Abloh, che potrebbe dare così vita a un derby tra gruppi, ma soprattutto, tra amici. A ulteriore testimonianza del peso di West c'è poi un dettaglio piccolo ma essenziale, trascuranto e dimenticato nel frullatore di informazioni e teorie che intasano i social e le nostre tastiere: Kanye West non parla dallo scorso novembre, ma anzi se ne va in giro mascherato lasciandosi paparazzare in giro per il mondo condividendo solo qualche foto sul suo account Instagram. Siamo noi a parlare per lui, a immaginare scenari più o meno plausibili nel tentativo di stare dietro alle sue mosse. Se non è questo il potere.