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A Netflix Anatomy - Mr Robot

Tutte le ispirazioni dietro la serie culto di Sam Esmail

A Netflix Anatomy - Mr Robot  Tutte le ispirazioni dietro la serie culto di Sam Esmail

Un ragazzo dalla doppia vita: di giorno impiegato di un'azienda che si occupa di sicurezza informatica per grandi compagniee  di notte giustiziere informatico.

Un abile hacker, un sociopatico ad alta funzionalità intrappolato nella sua mente.
Elliot Anderson, il protagonista di Mr Robot interpretato da Rami Malek è un genio affetto da disturbi psichici che trascorre una vita isolata a base di hacking e morfina, sconvolta quando incontra Mr Robot (Christian Slater), il leader di un gruppo di hacker chiamato F society. Risultato? Insieme a loro il ragazzo diventerà responsabile del grande attacco informatico che manderà in tilt l’America.

Questo è l’incipit di una delle serie tv più acclamate degli ultimi anni.

Il suo creatore Sam Esmail, frustrato di fronte alla pietosa caratterizzazione che il cinema ha da sempre riservato agli hacker e all'informatica, ispirato dall’idea che la tecnologia e la rete possano cambiare il mondo, si è seduto davanti al pc e ha dato vita al primo hacking-drama. Un viaggio allucinato in cui confluiscono il cyberpunk di William Gibson e la cultura pop degli ultimi anni, Ritorno a Futuro e Taxi Driver, Gerry di Gus Van Sant e, soprattutto, Fight Club di David Fincher.

Ma qual è il segreto di Mr Robot? 

La trama? Complessa, tortuosa nella quale ciò che vediamo è in costante bilico tra realtà e finzione, immaginazione, tra ciò che ci raccontiamo per sopravvivere e quello che sta realmente accadendo. La musica? Eterogenea, piena di sonorità industrial e brani di bands della scena rock anni Ottanta e Novanta come Pixies, Sonic Youth, The Cure.
I protagonisti? Non solo Elliot e la sua felpa nera. Non solo Mr Robot e la sua rivoluzione, ma anche la splendida ed incasinata Darlene (Carly Chaikin) sorella del personaggio di Malik e membro di spicco della F-Society; Tyrell Wellick (Martin Wallstrm) il villain dal viso angelico e lo sguardo alla American Psycho disposto a tutto pur di diventare il più giovane Chief Technology Officer della E-Corp (aka Evil Corp aka la multinazionale che Anderson reputa responsabile della morte del padre); Angela Moss (Portia Doubleday) amica d’infanzia di Elliot che da ragazza insicura diventa addetta alle pubbliche relazioni della Evil Corp e personaggio chiave della seconda stagione.

I motivi per seguire lo show prodotto da USA Network sono molti.

 

Feel like: Banksy

Identità segreta, guerra, capitalismo, libertà ed un’arte per lungo tempo sottovalutata.

Banksy e Mr Robot hanno più di qualcosa in comune.

Non si sa chi siano veramente, quando colpiranno e, mentre il resto del mondo si chiede questo ed altro, loro sono impegnati in una rivoluzione. Una rivoluzione senza volto, senza parole, ma non senza voce. 

Dress like: Jil Sander

C'è solo un capo d’abbigliamento per il quale Mr Robot verrà ricordato: la felpa nera col cappuccio.

Elliot Alderson/Rami Malek la indossa costantemente, come un’armatura, un’uniforme urbana da combattimento che lo nasconde, lo protegge dal mondo e, talvolta, anche da se stesso. Se per lui esiste solo la sua B: Scott (felpa che arriva direttamente dall’armadio di Malek), il suo alter ego Mr Robot interpretato da Christian Slater opta per un look più eclettico. I suoi abiti sono un mix di modelli ed epoche, elementi che ruotano attorno ad un pezzo chiave: una giacca anni '80 da riparatore di computer proveniente da un magazzino della Universal, decorata con il patch Mr. Robot.

Se i protagonisti maschili della serie tv riservano poche concessioni alla moda, tocca alla ragazze sfoderare lo stile.

La più iconica? Nessun dubbio, è Darlene. La sorella di Elliot ama i pezzi vintage, gli shorts a vita alta, i calzini al ginocchio, gli occhiali a cuore stile Lolita, il mash-up di fantasie, le giacche col pelo e quelle boyfriend. La versione millenials ed hipster di Marla Singer/Helena Bonham Carter in Fight Club, anche se quando indossa il cappotto di pelliccia sembra la copia bruna di Jenny Curran/Robin Wright in Forrest Gump. La maggiore evoluzione ad alto tasso fashionista nel corso delle due stagioni dello show trasmesso da USA Network appartiene ad Angela Moss. La ragazza insicura che cerca di affermare se stessa ora sta facendo carriera, lavora per la E Corp e spende i molti soldi guadagnati in camicie, giacche e pantaloni sartoriali.

"Volevamo che in ufficio avesse una sorta di twist maschile, un carattere forte" - ha spiegato la costumista Catherine Marie Thomas - "Allora ciò che volevamo fare era prendere l’abbigliamento maschile e renderlo un qualcosa che donasse potere, un’armatura femminile, il nostro punto di riferimento era Tilda Swinton perchè ha un look molto bello, androgino, forte, molto high-fashion”.

Think like: Hacking for dummies

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Se anche voi guardando Mr Robot con vostro nipote adolescente piccolo genio dell’informatica vi sentite ignoranti, il libro più adatto da leggere durante il bingewatching dello show è solo uno: Hacking for dummies.

Se siete volete far colpo su qualcuno che ama Elliot e co. sfoggiate Mr. Robot: Red Wheelbarrow di Sam Esmail e Courtney Looney che svela i retroscena della serie e anticipazioni sul continuo della storia.

Infine, se siete fans intellettualoidi e volete che solo altri come voi vi guardino con ammirazione e complicità optate per le letture del personaggio di Christian Slater viste negli episodi: Resurrection di Tolstoj o From the Mixed-Up Files of Mrs. Basil E. Frankweiler di E. L. Konigsburg.

Sound like: Everybody wants to rule the world dei Tears for Fears

L’uomo dietro la colonna sonora di Mr Robot è Mac Quayle, lo stesso che ha lavorato anche per la serie American Horror Story e con Nicolas Winding Refn per Drive

Suo è il tema di Elliot, una sequenza gorgogliante di note ed una biblioteca di circa 150 bip, ping, blip, swooshes che va avanti e indietro tra maggiore e minore, luce e buio, specchio di ciÚ che accade dentro la sua testa. 

"Quando abbiamo avuto la nostra prima conversazione a Los Angeles" - racconta l’artista in un’intervista - "Sam (Esmail) ha detto di volere che Mr. Robot fosse radicata in un suono retrò-sintetizzatore. Musicalmente, sono molto a mio agio in quello spazio quindi per me è stata una grande opportunità per lasciare essere questo ritmo synth completamente, senza vergogna elettronico".

Il compositore predilige raffiche idiosincratiche di suoni che traducano lo scollamento di Elliot dalla realtà. Passa dal ritmo ossessivo della musica elettronica per sottolineare i momenti più tesi ai brani che cullano la mente per quelli più onirici arrivando ad una sinfonia di sintetizzatori e campionatori. 

In questa soundtrack eterogenea ci sono Neil Diamond, Nancy Sinatra, la London Philarmonic Orchestra, una versione carillon di Basket Case dei Green Day, The Cure, Jim Carroll, Mozart,ma quali sono i momenti musicali più belli?

Per Quayle è Impenetrable, track che accompagna la lunga sequenza nell'episodio cinque della prima stagione nella quale la F Society tenta di infiltrarsi alla Steel Mountain, ma ce ne sono molti altri.

Alcuni?  FKA Twigs che canta Two Weeks mentre Tyrell Wellick uccide Sharon Knowles; la piano cover di Where Is My Mind? dei Pixies, ennesima citazione di Fight Club; Take Me Home di Phil Collins mentre Brian Stokes Mitchell, E Corp esecutive, brucia 4 milioni di dollari per volere della F Society; Angela che in un bar karaoke canta Everybody wants to rule the world (nomen omen) dei Tears for Fears, lasciando finalmente affiorare le emozioni che tentava di sopprimere.

Taste like: Pop corn  

Love like: Christian Slater

Le cose di Mr Robot che si possono amare sono tante.

C'è la trama, la regia, la fotografia curatissima, i dialoghi-manifesto, i looks di Darlene e Angela, la faccia espressiva di Rami Malek o la sua eccezionale performance d'attore con la co-star Christian Slater.

Noi di nss (o meglio chi scrive) scegliamo proprio lui: Slater.

L'attore culto che tra gli anni '80 e '90 ha sfornato capolavori (veri a volte solo nel nostro cuore) come Heathers, Gleaming the Cube, True Romance, Untamed Heart o Interview with the Vampire.

Come accaduto ad altri sottovalutati e talentuosi attori una volta al vertice, da Winona Ryder a Drew Barrymore, fino a Kevin Bacon, una serie tv (nel caso del nostro Christian l'ultima di una sfilza non fortunata) gli rende ora finalmente giustizia.