Trump has appointed the founder of Airbnb as his official “web designer.” Making the end of democracy more user friendly

Donald Trump ha nominato Joe Gebbia, miliardario cofondatore di Airbnb, come primo Chief Design Officer degli Stati Uniti, una nuova carica pubblica che si situerà all’intersezione tra design, tecnologia e amministrazione pubblica. La decisione, annunciata poco dopo che il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per istituire un National Design Studio, riguarda il miglioramento dell’aspetto, fruibilità e usabilità dei servizi pubblici. Lo stesso Gebbia ha indicato la direzione del suo nuovo incarico in un messaggio su X, dichiarando che il suo obiettivo è rendere i siti web e i servizi federali «soddisfacenti da usare quanto l’Apple Store». Una visione stranamente condivisibile, almeno nello spirito, considerato quanto siano spesso ostici i siti e i canali ufficiali del governo, che vedrà Gebbia mirare a esperienze digitali snelle, intuitive e contemporanee. Si è già visto però come l’attività del dipartimento DOGE, nato per tagliare i costi del governo attraverso il completo smantellamento di intere agenzie e licenziamenti di massa, sia stata spesso strumentalizzata per favorire le politiche interne e la narrazione dell’attuale presidente. Il National Design Studio avrà il compito di ridisegnare migliaia di portali governativi, dalle domande per la previdenza sociale ai rinnovi del passaporto, con una prima scadenza fissata al 4 luglio 2026, in coincidenza con il 250º anniversario degli Stati Uniti.

Il compito non sarà semplice. Anni di manutenzione frammentaria e di affidamento a contratti a basso costo hanno reso molti siti governativi macchinosi, poco chiari e scarsamente ottimizzati per i dispositivi mobili. Una generazione precedente di iniziative di design civico, come 18F e lo U.S. Digital Service creati sotto l’amministrazione Obama, era stata smantellata durante il primo mandato di Trump, lasciando un vuoto che il nuovo studio intende colmare – una classica mossa per un presidente che tende spesso a fabbricare problemi per poi gloriarsi di averli risolti. Secondo il The New York Times, comunque, c’è chi vede nella nomina di Gebbia un autentico tentativo di riportare il design e l’efficienza nell’interazione tra cittadini e governo. In generale, però, è interessante che nell’era del Web 2.0 e della rivoluzione digitale sia giunta un’iniziativa che equipara il web design a una sorta di infrastruttura civica – ovviamente nella speranza che le migliorie che saranno apportate, lo saranno in buona fede. Sicuramente la decisione implica un cambio di orientamento politico per Gebbia, in passato sostenitore e finanziatore di Hillary Clinton e Joe Biden, che però ha poi votato per Donald Trump, affermando che il Partito Democratico aveva “perso la strada”.

Chi è Joe Gebbia e come ha creato Airbnb?

Il percorso di Joe Gebbia lo rende una scelta particolare per questa posizione. Nato ad Atlanta nel 1981, ha studiato design industriale e grafico al Rhode Island School of Design (RISD), dove ha conosciuto Brian Chesky, futuro partner nella creazione di Airbnb. Già durante gli anni di studio dimostrava un mix di spirito imprenditoriale e creatività riportò in vita la squadra di basket dell’istituto e mise in vendita cuscini sagomati per rendere più sopportabili le notti passate a lavorare in studio. Nel 2008, insieme a Chesky e Nathan Blecharczyk, ha lanciato Airbnb, nata come piattaforma per affittare stanze e materassi ad aria e diventata in breve tempo un fenomeno globale capace di trasformare il settore dei viaggi e dell’ospitalità. Come Chief Product Officer, Gebbia ha curato l’identità visiva e l’esperienza dell’utente, puntando a trasmettere fiducia, calore e accessibilità.

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Il suo lavoro è stato citato come esempio di come un design attento possa umanizzare le transazioni digitali. Al di fuori di Airbnb, Gebbia ha cercato di allargare il raggio d’azione del design affrontando questioni sociali più ampie. Con Samara, un laboratorio di ricerca e sviluppo nato all’interno di Airbnb, ha sviluppato progetti di abitazioni modulari e sostenibili che hanno ricevuto ampi riconoscimenti. Ha inoltre creato una linea di mobili per ufficio prodotta da Bernhardt Design e, nel 2022, è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Tesla, rafforzando i legami con Elon Musk. La sua vita privata riflette altrettanto la varietà dei suoi interessi: vive ad Austin con la moglie, la modella e influencer brasiliana Isabelle Boemeke, che promuove l’energia nucleare come strumento per contrastare il cambiamento climatico.