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From McQueen to you. Talking about...

From McQueen to you. Talking about...

 

"Talking about Alexander..."

 

Un romantico sovversivo, così innamorato degli abiti e della sartoria da volerne fare una missione di vita. Una vita breve, come quella di un’eroina di un’opera lirica, affascinante, misteriosa e struggente. Nato nelle sartorie Londinesi, esploso attraverso la prestigiosa Central Saint Martins, ecco il talento di uomo che lasciava parlare i suoi spettacoli di moda per lui.

Dalla sfilata di fine corso del 1992 ispirata a Jack lo squartatore, passando per le magistrali e spiazzanti “Highland Rape” e “The Birds, è subito chiara la volontà di mostrare al mondo il lato colto ed aulico della sartoria applicata al ready to wear e all’alta moda. I catwalks di Alexander McQueen sono delle messe in scena di un amore straziante, un omaggio alla moda colta, al teatro e alle favole di una mente ingegnosamente creativa.

Il suo lavoro è costellato di pietre miliari, che hanno segnato la storia della moda. L’innesto al meccanismo viene dato dalla destrutturazione e dagli spigolosi volumi, ereditati dai laboratori teatrali, da costumisti del calibro di Adrian e stilisti quali Christian Dior. Nascono così abiti con spalle e fianchi fittizi, che apriranno le porte al ritorno in auge delle famigerate spalline. Sempre dalla sartoria, nel 2008 vengono rispolverate e messe a nuovo le militare Jackets sciancrate a doppio petto, che colonizzeranno tutti gli armadi dei fashion victims più agguerriti.

Parlare di Alexander McQueen è anche parlare di un ritorno alle radici passate, utilizzando corsetteria di classe, come quella di Mr Pear e fantasie patriottiche rubate al mondo punk, come la celeberrima Union Jack e la Skulls’ mania. Proprio questi ultimi due elementi sono una ricorrente per gli accessori firmati McQueen. Come dimenticare le clutches, le skull scarves e l’infinita serie di anelli tempestati di teschi e pietre preziose dai tagli più disparati.

In materia di successi, rientrano le recentissime Armadillo shoes, tronchetti gioiello che sembrano usciti dall’immaginario di uno stilista folle alla ricerca della sua cyber doll, scelti dalla bambola iconica degli anni duemila, Lady Gaga, uno dei tanti personaggi che ha omaggiato ed omaggia lo stile McQueen.


C’è chi dice che le storie più vere sono quelle che mancano del “…e vissero tutti felici e contenti”, ma c’è anche chi sostiene che le storie più belle sono quelle che ci fanno sognare ad occhi aperti. Alexander McQueen ci ha fatto sognare ad occhi aperti offrendoci, però, una storia vera, che continueremo a  seguire per voi.

 

A romantic subversive, so in love with clothes and tailoring to make them his life’s mission. A short life, like a life of a lyrical character, charming, mysterious and harrowing. Born in London tailor’s shops, blow at Central Saint Martins, here you are the talent of a man who left his fashion shows to talk for him.


From the final show at CSM in 1992, inspired to Jack the ripper, to the shocking “Highland Rape” and “Birds”, it’s clear the wish to show the cultured side of ready to wear and haute couture. Alexander McQueen’s catwalks are the production on stage of a heart rending love, homaging Theatre and fairy tales.


His job is full of fashion milestones. The starting point is deconstruction, volumes and rough edges taken from workshops in Theatre, costume designers like Adrian and designers like Christian Dior. Here the born of clothes with fake volumes on hips and shoulders, which are going to explode in the return of shoulder pads. Always thank to tailoring, in 2008 we had the came back of military jackets by McQueen, which are going to be a must have for that season and on. Alexander McQueen
went back to fashion roots, with high corset stays, like the one from Mr Pear and patriotic patterns such as the union jack and the punkish skull’s fever.

Hence the accessory line signed McQueen. Clutches, Skull Scarves and the huge series of rings full of stones and skulls too. Moreover, the Armadillo shoes, jewelled ankle boots, a crazy creation which seems to be made to seek his personal cyber doll. Armadillo shoes was worn from Lady Gaga, one of the many icons that have and still choose McQueen’s clothes and accessory.


Someone said that the most realistic stories are the one lacking of “…Happily ever after”, but others said that the most beautiful tales are the ones which make you daydreaming. In the end, Alexander McQueen made us daydreamers giving out a real story, that we will follow for you. 

Photos courtesy of Alexander McQueen

17 giugno 2010