Alessandro Santagostino
Università Bocconi
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20 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Non sono una persona molto casalinga, ho sempre preferito stare fuori e stare in mezzo alla gente. Quindi, è stato un grande cambiamento. Cerco di variare il più possibile il modo in cui passo il mio tempo in questo periodo. Se l'ambiente che ci circonda deve essere lo stesso tutti i giorni a causa della situazione, cerchiamo almeno di diversificare quello che facciamo! Sto dedicando del tempo alle attività che sono sempre state nella mia lista delle cose da fare, come suonare la chitarra, migliorare l'uso dei software grafici e leggere le tonnellate di libri che ho accumulato.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Penso che si tratti di diversificare il più possibile le proprie fonti di ispirazione. Di solito mi ispiro principalmente alle persone, vivendo e scambiando idee con loro. Ora le maggiori fonti di ispirazione creativa sono i film, i libri, i documentari e le ispirazioni visive/moodboard online.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Nel profondo ho la forte sensazione che il futuro porterà più cambiamenti di quanto ci aspettiamo. E questo mi eccita ma anche mi spaventa. Trasformare questa paura in creatività e ristrutturare il "nuovo mondo" potrebbe essere la più grande sfida della nostra generazione.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Sono un po' un nottambulo, una delle cose che mi mancano di più della normalità è andare agli eventi e alle feste e perdermi nella vita notturna milanese. Ma credo che ci vorrà un po' di tempo per questo. Penso che ricomincerò semplicemente a vivere di nuovo la città, che è una delle cose che amo di più: andare nei negozi di abbigliamento vintage e al cinema, passare il tempo con gli amici, andare agli eventi, incontrare gente nuova...