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Come anche la musica pop è diventata gossip

Arriva prima lo scoop o l’idea di farci i soldi?

Come anche la musica pop è diventata gossip Arriva prima lo scoop o l’idea di farci i soldi?

Quel problematico di Pablo Picasso aveva previsto con buon anticipo le infinite potenzialità lucrative che si celano nell'inserire storie personali nelle opere d’arte. Ancora oggi, le mostre a lui dedicate esplorano i suoi quadri più famosi non tanto sotto l’aspetto tecnico del cubismo e della sua innovazione, quanto riguardo alle relazioni tossiche che il pittore intratteneva con le sue muse. Il famoso incontro dell’artista con Dora Maar al caffè Les Deux-Magots è un’opera in sé:  l’artista croata, seduta da sola, appoggiò una mano inguantata sul tavolino e cominciò a picchiettare con un coltello tra un dito e l’altro, senza fermarsi anche dopo essersi ferita. Dopo essersi presentato, Picasso chiese in dono i suoi guanti bianchi insanguinati per esporli su una mensola del suo appartamento. Dopo nove anni di relazione contrassegnati da risultati artistici meravigliosi ispirati al volto della compagna, come Guernica o il suo stesso ritratto, ma anche da forti umiliazioni che l’artista impose su Maar - la definiva «l’incarnazione del dolore» - Picasso la lasciò per Françoise Gilot. Lo scorso marzo, il Museo Picasso di Parigi ha svelato una nuova esposizione che include alcune delle opere di Gilot, ma la tagline che pubblicizza l’evento è ancora dedicata alla storia d’amore, più che al suo corpus di opere - “Picasso tried to ruin his ex’s career. The Picasso Museum will show her art”, titola il Washington Post. A quasi un secolo di distanza, le relazioni che hanno ispirato le opere di Picasso e delle sue amanti continuano ad attirare l’attenzione del grande pubblico, un fenomeno da cui sembrano aver preso spunto anche la musica e il cinema contemporanei. Le ultime uscite di Taylor Swift, Billie Eilish, Harry Styles e Beyoncé seminano indizi sulle loro relazioni amorose, su come si è accesa la fiamma e su cosa l’ha fatta spegnere, mentre sceneggiatori come Richard Gadd trasformano storie personali di eventi traumatici in serie Netflix, con Baby Reindeer.  

@littlebeeang The way he’s pointing his finger at her too Video from @HiFaeJen #taylorswift #torturedpoetsdepartment #ttpd #theerastour #joealwyn tolerate it eras Intro - Morgan Brook Music

Dall’uscita di The Tortured Poets Department, lo studio album di Taylor Swift uscito lo scorso aprile, i fan della pop star non hanno avuto pace. Con la stessa accortezza di un investigatore dotato di fotografie e un cordino rosso, hanno decodificato ciascun verso cercando di scoprire i segreti - se possiamo chiamarli così - più reconditi della vita personale della cantante, rendendo l’album «il più ascoltato di Spotify in un solo giorno e Taylor Swift è l'artista più ascoltata in un solo giorno nella storia della piattaforma». Su 31 tracce presenti nel progetto, ad oggi l’armata dei Swifties afferma con certezza che So Long, London sia una dedica alla città che l’ha ospitata quando si è trasferita oltremare per stare vicino all’ex Joe Aldwin, che brani come The Smallest Man Who Ever Lived si riferisca al fling che avuto con il cantante dei 1975, Matty Healy, e che infine thanK you,aIMee sia un diss a Kim Kardashian. Ora, è possibile che una fanbase agguerrita come quella di Swift sia in grado di trovare allusioni anche dove non ci sono, ma l’indiscreta abbondanza di easter egg nell’album fa davvero pensare che l’intero progetto sia stato architettato in base a quanto avrebbero fatto parlare le rivelazioni, non la musica in sé. Sotto un certo punto di vista, il dissing tra Kendrick Lamar e Drake dell’ultimo mese ha lo stesso sapore. Sebbene il format sia una pratica affermata nella storia del rap, dei brani che i due artisti hanno dedicato l’un l’altro stupisce in particolar modo la scelta di menzionare gli scandali più famosi a cui sono legati. Come The Tortured Poets Department, i gossip succulenti forniti da Lamar e Drake hanno spedito in tempo zero le canzoni in cima alle classifiche globali, a dimostrazione della presa che le speculazioni hanno anche sui fan della musica rap.

@idk._.fern Did Drake take the W?

Prima di Swift, Lamar e Drake, altri artisti che hanno inserito dettagli intimi della propria vita nei loro album rendendoli fenomeni virali sono stati Harry Styles, Beyoncé, Ariana Grande e Billie Eilish. Già nel primo solo album dell’ex membro degli One Direction c’erano riferimenti velati alle ex, come Only Angel che si pensa sia dedicata a Kendall Jenner o Two Ghosts a Taylor Swift; Lemonade di Beyoncé è un concept album che ruota interamente attorno all’episodio di infedelità da parte del marito Jay-Z; in Thank You Next, Grande elenca per filo e per segno ciò che ha imparato da ciascuna relazione pubblica, dal quasi-matrimonio con Pete Davidson al ricordo di Mac Miller, intanto che si pensa che Bury a Friend di Billie Eilish, presente nel suo album di debutto When We All Fall Asleep Where Do We Go?, sia stata scritta in memoria di XXTentacion. Tutti questi esempi offrono un quadro preciso circa gli elementi che influiscono di più sul successo di un prodotto artistico. Ormai prigioniere del “discorso social”, le canzoni pop oggi si possono dividere in due categorie ben precise. È come se TikTok avesse alterato la ricetta per il brano orecchiabile, adesso in due sapori ben distinti: ha un ritmo abbastanza forte da ispirare un balletto, oppure ha un testo abbastanza succoso da suscitare l'interesse e lo sgomento dei fan, che ne commentano i versi online. Il trucco ha già contagiato anche Netflix, che con la serie di Richard Gadd sulla sua stalker, Baby Reindeer, sta facendo il giro del web. Nell’era della post-reletability, in cui per trovare la fama online non basta più essere belli e simpatici, ma avere anche storie in comune con il proprio pubblico, esporre il proprio passato in un prodotto che verrà consumato da milioni di persone non risulta però vero come sarebbe quello di un artista di nicchia, tanto più che un’evidente mercificazione delle esperienze personali rende l’evento meno autentico di quanto sperato.

@costarenato3 Na nova música “Wildflower” Billie Eilish canta sobre ter sentimentos complicados após namorar o ex de uma amiga. Ela pode estar falando sobre o seu namoro com o cantor da banda The Neighborhood, Jesse Rutherford. Jesse namorou a influencer Devon Lee Carlson até 2021, e Billie conhecia ambos. Em 2022, Billie começou a namorar com Jesse e essa situação por ter inspirado essa canção. Devon, dona da marca de capas de celular “Wildflower cases”, aparentemente continuou amiga de Billie e ambas foram vistas saindo juntas no final do ano passado. #billieeilish WILDFLOWER - Billie Eilish

A giudicare dal successo di album come The Tortured Poets Department, è evidente come l'escamotage artistico di inserire storie vere in un'opera serva a rafforzare il legame con i fan, che si sentono coinvolti nella vita personale dell'artista. Il rischio, però, è non solo quello di coltivare una relazione parasociale con il pubblico, ma anche quello di danneggiare la musica stessa. Cosa resterà di questi brani, quando lo scoop non sarà più caldo di stampa? Per tornare a quel problematico di Picasso, che nonostante la personalità controversa aveva una visione piuttosto lungimirante dell’industria delle arti, in passato ha spiegato che gli artisti come lui non sono altro che bravi illusionisti. 101 anni fa disse a Marius de Zayas: «Sappiamo tutti che l'Arte non è verità. L'Arte è una menzogna che ci fa capire la verità, almeno quella che ci è data da capire. L'artista deve conoscere il modo in cui convincere gli altri della veridicità delle sue bugie... Vorrei sapere se qualcuno ha mai visto un'opera d'arte naturale. Natura e arte, essendo due cose diverse, non possono essere la stessa cosa. Attraverso l'arte esprimiamo la nostra concezione di ciò che la natura non è».