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Abbiamo chiesto ai giovani italiani la loro relazione con la politica

In attesa delle elezioni amministrative del 3 e del 4 ottobre

Abbiamo chiesto ai giovani italiani la loro relazione con la politica In attesa delle elezioni amministrative del 3 e del 4 ottobre

In questi ultimi giorni si sta entrando nel vivo della campagna elettorale delle elezioni amministrative che avranno luogo il primo weekend di ottobre in alcune regioni italiane. Durante tutto questo periodo pre-elettorale  si è sentito pronunciare spesso parole come giovani, futuro, qualità della vita, ma molto spesso rimangono affermazioni che non hanno seguito. Quest’anno ci saranno 567538 nuovi diciottenni che potranno andare a votare. Le nuove generazioni stanno vivendo il periodo della condivisione, dell’espressione immediata con vari mezzi di comunicazione per informarsi e orientarsi. Per questo motivo i giovani possono essere definiti la generazione dei valori, hanno così tante conoscenze e modi per condividerle che sono riusciti a crearsi una loro visione, desiderando un cambiamento, manifestando  nelle piazze sia virtuali che non,  per protestare contro un sistema che secondo loro non funziona più perchè non gli parla e non guarda alle loro necessità.

Parlando con alcuni nuovi votanti hanno affermato che sono molto felici di prendere parte al voto ma che lo fanno solamente perché c’è l’entusiasmo della prima voltaAnna 18 anni dice “onestamente non ho idea di chi voterò, non sono molto informata, sento poco il legame con il politico.” Spesso per questo motivo quando si parla di politica italiana molti giovani rimangono da parte, questo perché come dice Olimpia, 22 anni La politica è fatta per politici, non ci sentiamo inclusi a 360°, anche se la politica dovrebbe toccare tutti in maniera totale.” La politica è esattamente la direzione della vita pubblica, è ciò che determina il nostro futuro ma molto spesso questo viene dimenticato. Per questo motivo è importante partecipare  alla vita politica ma è ancora più importante comprenderla, appassionarsi ed essere attivamente partecipi. Il modo in cui si esprimono i politici è fondamentale come afferma Vittoria 19 anni, “mi sento più compresa  da persone che non fanno parte di questo ambiente rispetto ai politici che dovrebbero rappresentarci che parlano spesso un linguaggio  troppo distante e incomprensibile.”


Spesso il disinteresse da parte dei giovani è determinato dal fatto che non trovano figure politiche che li stimolino e che li coinvolgano. Pierluca 23 anni dice che “è tutto un po’ un nascondersi a inseguire quello che conviene invece che seguire quello  in cui si crede” e continua “il candidato a sindaco di Roma Michetti fino a pochi giorni fa non aveva un programma ben definito, ma sarà votato solo per i partiti che rappresenta, quindi a scatola chiusa, e credo che questo sia un po’ il riflesso di tutta la politica che c’è ora.” I giovani votano, hanno il senso del diritto-dovere civico del voto, ma molto spesso vanno alle urne senza sapere molto e spesso niente. Federica 19 anni dice che lei ha le idee molto chiare, conosce i suoi valori e sa come seguirli ma in politica non riesce a trovare nessuno che parli la lingua della sua generazione. Per questo molti suoi coetanei si disinteressano lasciando solo ai grandi quello che dovrebbe essere anche dei giovani per costruire un futuro sostenibile, inclusivo e che migliori la qualità della vita collettiva.