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Da Shiva ad Achille Lauro: quando la dance anni '90 incontra TikTok

È l'estate dei remake

Da Shiva ad Achille Lauro: quando la dance anni '90 incontra TikTok È l'estate dei remake

I'm the Scatman
Ski-bi dibby dib yo da dub dub

Anticipato dal singolo Scat Men in collaborazione con Ghali e Gemitaiz, Achille Lauro ha presentato 1990: una specie di esperimento nostalgico-contemporaneo in cui compaiono nomi come gli Eiffel 65 e Benny Benassi al fianco di Capo Plaza e Annalisa.
Nonostante l’accoglienza tiepida, l’album cavalca l’onda di una tendenza nata un po’ per caso, ma che negli ultimi mesi sta conquistando tutta l’industria discografica, da Shiva a Fedez: un trend che recupera i beat delle hit anni 90 (le basi della italo-dance), testi stile tormentone da spiaggia e magari anche un balletto da condividere su TikTok.
Questo strano mix rievoca la nostalgia per le serate a piedi nudi nella sabbia e i cocktail annacquati della generazione cresciuta negli anni '90, ma anche un curioso interesse per la Gen Z, che più che per i ricordi evocati da Fedez li usa come colonna sonora per un post su TikTok.

 

I tormentoni dell’estate 2020

Tutto è iniziato in piena quarantena il 26 marzo 2020, quando Shiva ha pubblicato il singolo Auto blu. Il brano, un campionamento di Blue (Da Ba Dee) degli Eiffel 65 - coinvolti anche alla re-incisione del pezzo, ma non nella prima - in poche settimane è diventato disco di platino, tanto che nei mesi successivi ne sono stati pubblicati alcuni remix (tra cui uno di Gabry Ponte).
Sulla scia dell’operazione fatta a novembre 2019 da Tyga con Ayy Macarena, che contiene un’interpolazione della Macarena dei Los del Río (1996), il pezzo è stato accolto come una piccola rivoluzione: da una parte per il recupero di una hit che ha fatto la storia della musica dance, dall’altra perché è diventato virale su TikTok. Da quel momento, il panorama musicale italiano si è riempito delle canzoni di altri artisti che hanno scelto di rifarsi a basi dance commerciali: lo ha fatto Fedez, che in Bimbi per strada si rifà a Children di Robert Miles; ma soprattutto lo ha fatto anche Ludwig, prima con Boom Boom (in cui omaggia My Heart Goes Boom dei French Affair), quindi con Non spegnere la musica, un pezzo costruito sulla base di Vamos a la playa di Loona. A differenza degli altri colleghi, però, Ludwig è riuscito a diventare virale perché ha saputo sfruttare in maniera consapevole le opportunità offerte da TikTok.

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Children di Robert Miles è stata la Colonna sonora delle piazze quando il secolo scorso si trasformava nel nuovo millennio. Se avete avuto la fortuna di ascoltare quel giro di piano seduti su un motorino aspettando l’alba capite perfettamente di che sensazioni sto parlando. Da ragazzi Spesso suonavamo children per darci la buonanotte e l’alba rappresentava l’inizio dei sogni ora che però l’alba decreta la fine del sonno, il nuovo giorno è il momento di agire. Il futuro è dopodomani e i problemi sono già qui, posso condividere la speranza che la soluzione verrà fornita dal televoto politico ma tecnicamente è più probabile che un tassello della soluzione riposi nei giochi di mio figlio e dei suoi compagni. Mio figlio mi fa sognare perché non fa distinzioni come se esistesse un solo continente e la geologia sembra dargli ragione. Non stanno fermi un attimo perché agire è la condizione naturale dei bambini. Smettiamo di educarli e cominciamo a farci educare da loro. Bimbi per strada

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TikTok sta cambiando l’industria musicale. Da qualche anno a questa parte, il successo sull’app per un artista può significare milioni di ascolti in più sui servizi di streaming; basti pensare che le quattro canzoni più ascoltate su Spotify nel 2020, prima di raggiungere le vette in classifica, sono diventate tutte virali su TikTok (tra cui Yummy di Justin Bieber). È chiaro che questo fenomeno abbia delle conseguenze non solo sul consumo, ma anche sulla produzione musicale: consapevoli delle opportunità offerte dall'app, gli artisti musicali (quantomeno gli artisti pop) hanno iniziato a pensare la loro musica in funzione della viralità che possono raggiungere tra i TikToker. Stando a quando dice Cody Patrick, un freelance specializzato nella promozione musicale, per avere successo non c’è un vero segreto, dato che tutti i contenuti sono regolati da un algoritmo che non guarda alla popolarità dei suoi utenti, ma solo qualche accortezza: “I video durano poco, solitamente tra i 15 e i 30 secondi, e quindi basta che risponda a questi requisiti una parte della canzone: nei balletti c’è sempre la stessa” (Il Post).

Lo hanno capito bene Justin Bieber, reo di aver pensato Yummy esplicitamente per l’app, ma soprattutto Drake, che nel video di Toosie Slide ha insegnato i passi del balletto ufficiale replicato da mezzo mondo.
Il successo raggiunto su TikTok può portare alla ribalta artisti pressoché sconosciuti: a livello internazionale è successo a Lil Nas X (classe 1999, a gennaio ha vinto due Grammy) e alla rapper Doja Cat, in Italia proprio a Ludwig (che infatti, come Drake, sfrutta i meccanismi del balletto e degli User Generated Content, i contenuti nati direttamente dal pubblico), ma soprattutto a Bando di ANNA. Il caso di Bando è emblematico non soltanto per quanto riguarda la viralità di TikTok, ma anche per il discorso sulla dance anni Novanta: anche se non si tratta di un vero e proprio campionamento, la base si ispira alle stesse atmosfere della italo-dance. E curioso che queste stesse atmosfere siano diventate virali proprio su TikTok, il social per eccellenza della Gen Z: questo significa che sono state recuperate da una generazione che all’epoca del successo di questi tormentoni non era ancora nata.

Il fenomeno è interessante perché non si tratta propriamente di cover o di remake, piuttosto di un'operazione commerciale nuova che taglia uno dei costi principali della produzione musicale. Il processo può variare da caso a caso, ma di base consiste nell'acquisto da parte di una casa discografica dei diritti di utilizzo di una canzone di un altro artista. Nel caso delle major - come Sony o Universal - l'artista cercherà di utilizzare una base "interna" al gruppo in modo da facilitare la contrattazione, che spesso si risolve attraverso la cessione di royalties sulla nuova canzone. Il risultato è in primo luogo quello di velocizzare la produzione abbassando notevolmente i costi di produzione, dal momento che la base è già pronta e andrà solo riadattata; in secondo luogo, il successo passato della hit garantisce che il pubblico la riconosca immediatamente.

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21/07

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Il “tormentone dell’estate” è da sempre un genere a parte nell’industria musicale di tutto il mondo, legato soprattutto ai passaggi nelle radio. Un tempo celebrato anche al cinema grazie ai film estivi dei fratelli Vanzina, in televisione grazie a eventi come il Festivalbar, il mercato delle hit estive è rimasto immutato per anni. Il trend dei remake, o meglio dell’utilizzo delle vecchie basi, invece, rappresenta un approccio alla musica completamente diverso, molto più legato al mondo dei social e al pubblico della Gen Z: l’unione di questi due generi è un fenomeno tutto italiano e per la prima volta in tempi recenti ha gettato le basi per la costruzione di un genere nuovo, solido e originale.